Mallory e Irvine, un mito nei libri

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La spedizione sull’Everest del 1924. Sandy Irvine è la prima da sinistra, George Mallory è alla sua sinistra.

Soldati dell’Everest (Le Belle Lettere, 2019)

È probabilmente il libro più completo sulle tre spedizioni inglesi del 1921, 1922 e 1924 sull’Everest. Ristampata in brossura nel 2022, quest’imponente opera del canadese Wade Davis ci porta dall’Inghilterra vittoriana al ghiacciaio Rongbuk attraverso le trincee della Somme, sulle orme di George Finch, Charles Bruce, Edward Norton, Howard Somervell e ovviamente George Mallory e Sandy Irvine. Un’opera di riferimento.

Alla ricerca dei fantasmi dell’Everest (Glénat, 1999)

Il 1 maggio 1999, l’alpinista americano Conrad Anker scoprì il corpo mummificato di George Mallory sulle pendici sommitali dell’Everest. In questo libro, scritto insieme al giornalista David Roberts per le parti storiche, racconta la storia di questa improbabile spedizione e di questo momento insieme solenne e affascinante in cui credette di aver svelato il mistero più famoso della storia dell’alpinismo. Ma Anker e compagni non trovarono mai il famoso Kodak Vest Pocket…

Il vertice degli dei (O, 2004)

È una saga destinata a diventare famosa quanto il mito che l’ha ispirata. Primo romanzo pubblicato dalla casa giapponese Baku Yumemakura all’inizio degli anni ’90, le avventure del reporter Fukamachi alla ricerca della Kodak Vest Pocket di George Mallory sono arrivate in Francia nel 2004 sotto forma di manga di Jiro Taniguchi che ne decreterà un enorme successo nelle librerie. . Nel 2021, il regista francese Patrick Imbert lo trasformerà in un film d’animazione vincitore del César che contribuirà ad aumentare ulteriormente la popolarità di un’opera singolare nel panorama della letteratura alpina. La traduzione francese del romanzo di Baku Yumemakura è stata annunciata per il prossimo autunno da Paulsen-Guérin.

Il Cammino della Gloria (Primo, 2009)

L’inglese Jeffrey Archer ha scelto l’opzione di una biografia romanzata per ripercorrere lo sorprendente destino di George Mallory, di cui ci racconta gli ultimi momenti sotto forma di un avvincente thriller. Perfettamente documentato, Archer dipinge un ritratto accattivante del famoso alpinista ma anche di coloro che lo hanno accompagnato in questa strana ricerca a 8.000 metri, equipaggiati con giacche di tweed e scarpe chiodate.

Una bugia per l’Everest (Glénat, 2022)

Nel romanzo di Jean-Michel Asselin seguiamo Dani, giornalista impegnato e libertario, appassionato di montagna, il cui destino è legato a quello di Marla, nipote di Andrew Irvine, compagno di arrampicata di Mallory. Una tragedia sul massiccio del Monte Bianco sconvolge improvvisamente la sua vita. Da quel momento in poi l’Everest sarebbe diventata la sua ossessione. “ Quale promessa sta mantenendo cercando il corpo di Andrew Irvine, morto sull’Everest nel 1924? », ci chiede in quarta di copertina.

Verso l’Everest (Paulsen-Guérin, 2024)

In quest’anno del centenario della scomparsa, diversi libri si sono aggiunti a questo elenco così eclettico. Pubblicano le edizioni Paulsen-Guérin Verso l’Everest, una raccolta di testi dello stesso George Mallory. Ci sono riflessioni personali, racconti di ascensione ma anche lettere indirizzate alla moglie Ruth e fino all’ultimo messaggio dato a uno sherpa poche ore prima della sua scomparsa.

Kodak Everest Pocket (Arthaud, 2024)

L’ex comandante del 27° battaglione dei cacciatori alpini, Nicolas Le Nen, ha pubblicato: Kodak Everest Pocketun’indagine romantica che porta il lettore sulle orme di Sandy Irvine e George Mallory, sulla cresta nord-est dell’Everest alla ricerca della famosa macchina fotografica.

Everest. La primissima vittoria? (Delachaux e Niestlé, 2024)

Gli editori Delachaux e Niestlé pubblicano la traduzione di Everest. La primissima vittoria?, guidato da Norbu Tenzing, figlio di Tenzing Norgay. Un bellissimo libro sulla spedizione del 1924 corredato da documenti inediti e fotografie d’epoca.

Everest, i conquistatori (Paulsen, 2024)

Pubblicato nella bella collana rossa delle edizioni Paulsen-Guérin nel 2013, il libro di Gilles Modica, che non si limita ai casi Mallory e Irvine ma ripercorre tutta la storia dell’Everest prima del 1953, sarà ripubblicato in autunno nella nuova collana tascabile di Edizioni Paulsen.

Infine, tra le opere non tradotte, segnaliamo Ultima scalata: le leggendarie spedizioni sull’Everest di George Mallory (National Geographic, 1999) della storica Audrey Salkeld, grande specialista della storia di Mallory e Irvine, ma anche della più recente Il terzo polo: mistero, ossessione e morte sull’Everest (Dutton, 2021) in cui l’americano Mark Synnott sviluppa, dopo una nuova spedizione di ricerca, una teoria (forse non così folle) secondo la quale i cinesi avrebbero fatto sparire il corpo di Sandy Irvine dalla montagna con l’obiettivo di rimanere i primi ad aver scalato il versante nord dell’Everest nel 1975 (o 15 anni prima se crediamo alla dubbia storia riportata dalla spedizione del 1960).

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