le contraddizioni della nuova classe media indiana

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Una giovane coppia davanti al ponte Bandra-Worli a Bombay. IMMAGINI STÉPHANIE TÉTU/ROSA/SAIF

“Giovane coppia che si diverte all’aria aperta” (Teen Couple Have Fun Outdoors), di Aravind Jayan, tradotto dall’inglese (India) da Benoîte Dauvergne, Actes Sud, 272 p., € 22,50, digitale € 17 .

Godere “il suo profilo aerodinamico”, la sua voce rassicurante e il suo colore bianco smalto. Il suo nome ? Honda Civic. È l’eroina del primo romanzo di Aravind Jayan. Non l’ultimo modello, ma quasi, che può essere guidato con molta prudenza nella zona di Blue Hills, a Trivandrum, capitale del Kerala (India). Il narratore svela l’ambiente della felicità perfetta secondo i suoi genitori, Amma e Appa: venticinque case con giardino, un parco giochi e questa macchina su cui vicini e parenti vengono a congratularsi con loro come se fossero neonati.

Dall’inizio di Le giovani coppie si divertono all’aria aperta, una critica beffarda della classe media indiana permea la breve prosa e il tono concreto dell’autore. Quando Amma e Appa vengono a sapere dell’esistenza su Internet di un video che mostra il loro figlio maggiore, Sreenath, detto “Sree”, 22 anni, mentre si diverte in un parco con la giovane Anita, i loro pensieri vanno al loro nuovo investimento. “E pensare che abbiamo appena comprato un’auto”, mormora Appa, sull’orlo delle lacrime. Presto la loro famiglia diventerà lo zimbello del quartiere e la famiglia in cui si stabilirà “stato d’assedio”.

Fortunatamente, le loro automobili, i loro schermi piatti e altri segni esterni di prosperità rimarranno fari nella tempesta. Perché Appa, direttrice di un negozio di tessuti, e Amma, una contabile, hanno lavorato duramente per raggiungere Blue Hills. Questa è la leggenda del successo indiano costruita da Appa attorno alla sua modesta infanzia, che l’ambiguo narratore si propone di decostruire. La sua voce, sarcastica ed empatica, è il grande successo del libro.

Fratello ficcanaso

Chi lo dice? Il fratello minore di Sree, il più giovane a cui prestiamo meno attenzione, ma che vede tutto. Quella che sa scegliere una strada meno standardizzata (la critica d’arte) senza suscitare scalpore, quando il fallimento del primogenito alla facoltà di ingegneria porta Amma a gridare al marito: “Devo aprire il gas in cucina e darmi fuoco? Sarai soddisfatto? Se sono una madre così cattiva, basterà questa espiazione? »

Il fratello ficcanaso si improvvisa “mediatore” nello scandalo sessuale che ha colpito la sua famiglia, perché non ha nient’altro da fare: né una ragazza né un vero lavoro.

Il piacere del bambino più piccolo nel descrivere il collasso fisico e psicologico della sua famiglia traspare in ogni scena, che sviscera come per prendere materiale per una serie di successo: alla stazione di polizia, dove Appa presenta una vana richiesta di avere il video su Internet ; nella casa cupa dove si sono rifugiati Sree e Anita, uno cacciato dai genitori, l’altra scappata; infine, durante gli scontri tra i suoi genitori e quelli di Anita, quest’ultima che si batte per sposare gli esibizionisti.

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