Bambini: leggere libri fa bene, su carta è meglio!

Bambini: leggere libri fa bene, su carta è meglio!
Bambini: leggere libri fa bene, su carta è meglio!
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Niente più libri e manuali ammucchiati in fondo agli zaini: oggi spazio al tablet! Anche se questa notizia allevia il mal di schiena dei vostri figli, porta comunque all’effetto di “inferiorità dello schermo”. Un fenomeno che è stato oggetto di numerosi studi che dimostrano come la lettura su schermo sia associata ad una minore comprensione e memorizzazione. Ma perché ? Cosa sta succedendo nel cervello del tuo bambino? Recentemente uno studio pubblicato su Plos One ha dimostrato che i bambini mostrano un’attività cerebrale molto diversa a seconda che leggano su uno schermo o su un foglio di carta.

Per ottenere questi risultati, Michal Zivan e i suoi colleghi dell’Israel Institute of Technology hanno confrontato l’attività elettrica del cervello di 15 bambini di età compresa tra 6 e 8 anni posizionando elettrodi per elettroencefalografia (EEG) sul loro cuoio capelluto. Durante la registrazione del cervello, i bambini dovevano leggere un testo stampato su carta o presentato su uno schermo, quindi sostenere un test di comprensione e attenzione visiva.

Quando i partecipanti leggevano su carta, i loro cervelli emettevano principalmente onde beta e gamma veloci, tipicamente associate ad un elevato coinvolgimento cognitivo e attenzione. Al contrario, quando leggevano su uno schermo, si producevano più onde alfa e theta, associate a bassi livelli di attenzione, come può accadere durante i sogni ad occhi aperti. La lettura su carta sembra quindi favorire la concentrazione dei bambini, mentre la lettura su schermo la dissipa. Questa osservazione sembra essere confermata anche dall’analisi del rapporto theta/beta, considerato come indicatore del carico cognitivo. È stato infatti osservato un rapporto elevato dopo la lettura sullo schermo, suggerendo un sovraccarico di informazioni che raggiungono il cervello. Queste osservazioni potrebbero essere spiegate con la “teoria del carico cognitivo” secondo la quale il cervello ha una capacità limitata di elaborare le informazioni. Quindi quando sono troppi – si parla allora di sovraccarico cognitivo – potrebbero interferire tra loro. Durante la lettura sugli schermi, le capacità di attenzione dei bambini sarebbero quindi monopolizzate da tutti i lati, impedendo loro di concentrarsi sul loro compito principale.

Ma fino ad allora i ricercatori avevano a loro disposizione solo i dati del cervello. E il comportamento reale dei bambini? Sorprendentemente, in questo studio non sembrava esserci alcuna differenza nella comprensione dei testi letti sullo schermo di un computer o su un foglio di carta. Tuttavia, quando i soggetti leggevano la versione digitale di una storia, la loro prestazione nel compito di attenzione visiva era ben inferiore a quella ottenuta dopo la lettura su una versione cartacea. I ricercatori hanno anche dimostrato che il sovraccarico cognitivo dei bambini – quindi un elevato rapporto theta/beta – era associato ai punteggi più bassi nello stesso compito. In altre parole, quando leggono storie su uno schermo, potrebbero essere più distratti dalle notifiche incessanti o semplicemente dall’attesa che appaiano contenuti interattivi, e quindi avere più difficoltà a concentrarsi sulla lettura. Quindi, quando il vostro bambino vi chiederà l’ultimo volume della sua saga preferita, regalategli il libro in cui si immergerà con le sue onde beta e che poi adornerà il suo scaffale!

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