Uscite autunnali in tascabili

Uscite autunnali in tascabili
Uscite autunnali in tascabili
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Chien 51 di Laurent Gaudé, uscito in grande formato due anni fa, è ristampato in brossura da Babel Actes Sud. Laurent Gaudé, Premio Goncourt 2004 per Il Sole degli Scorta, ci offre una distopia.

Questa volta l'autore ci porta in una megalopoli gestita da una multinazionale che, come altre, compra stati in rovina. In questo mondo, due poliziotti condurranno un'indagine su due persone morte, trovate orribilmente mutilate, in un quartiere povero della megalopoli. Falsa pista. Guerra di polizia, manipolazione politica. Laurent Gaudé dirige tutto questo magistralmente. La scrittura sottile e l’umanesimo di Laurent Gaudé hanno molto a che fare con tutto ciò.

Un'altra distopia o non lontana dal genere, Nella foresta di Jean Hegland, presso Totem, la collezione tascabile Gallmeister. La storia di due ragazze adolescenti che vivono nella casa di famiglia, nel cuore di una foresta. La civiltà sta crollando. Si ritrovano soli, di fronte all'ignoto. Dovremo imparare a crescere diversamente e a lottare. Un bestseller mondiale di grande finezza.

A partire da Regine libere di Marie Ledun in Folio. Regine libere, uscito in grande formato un anno e mezzo fa, racconta come, sconvolto dalla testimonianza di una prostituta nigeriana, un giornalista francese si reca a Lagos per indagare. Lì scopre che un produttore di birra vende corpi di donne per vendere meglio i suoi prodotti marini. Con questo romanzo Marie Ledun fa eco alla guerra della birra che infuria davvero in Nigeria da dieci anni. Una guerra commerciale spietata, nella quale sono impegnati i più grandi produttori di birra del mondo.

Un'altra uscita notevole in tasca, Nessuno muore a Longyearbyen di Morgan Audic. Un thriller affascinante per la scoperta che ci offre dell'arcipelago delle Svalbard, territorio nell'estremo nord della Norvegia. E affascinante per le tematiche affrontate, in particolare l'uso da parte dei militari delle balene Beluga a scopo di spionaggio. Il romanzo ha vinto quest'anno il premio dei lettori al festival Quai du Polar di Lione.

Da ricordare anche nelle uscite autunnali, Oligarca di Elena B. Morozov pubblicato da Livre de Poche. Oligarca vuole essere un ritratto composito, quello di un oligarca russo così come esiste realmente oggi. Un po Abramovich, un po' Kodhorkovsky, un po' Berezovsky e altri. In questo romanzo di pura finzione, seguiamo l'ascesa di un brillante e cinico giovane orfano dalla decomposizione della Russia sovietica ai più alti livelli della finanza internazionale disinibita. Mezzo secolo di vita che accompagna la caduta di un vecchio mondo, l'URSS, e la nascita di un mondo nuovo, quello spietato e crudele della Russia, di Eltsin, e poi di Putin.

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