Franck Thilliez in uno stato di ghiaccio

Franck Thilliez in uno stato di ghiaccio
Franck Thilliez in uno stato di ghiaccio
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Con “Norferville”, l’autore fa venire i brividi nell’estremo nord del Quebec. Un thriller avvincente in cui si avventura in altri territori… il giallo.

Ma cosa avrebbe fatto Morgane in questa città mineraria annidata nel profondo del Quebec? Dopo aver appreso che sua figlia è appena morta lì, il detective di Lione Teddy Schaffran vola in Canada per indagare su questa incomprensibile tragedia. Presto farà causa comune con Léonie Rock, una poliziotta meticcia inviata sul posto, che conosce bene la violenza di questa città isolata. È cresciuta lì ed è stata stuprata di gruppo all’età di 16 anni, cosa rimasta impunita. Il destino di tante ragazze della sua età… di sangue indiano. Ma per il sergente Liotta, che governa la città, Léonie non è la benvenuta, così come questo curioso francese. Un poliziotto formidabile come il clima. E poco meno preoccupante dell’inafferrabile predatore che infuria non lontano dalla riserva. Un serial killer che gli Innu vedono come un’incarnazione di Windigo, il mostro assetato di sangue delle loro leggende.

Il resto dopo questo annuncio

“Dopo “The Flaw”, questo thriller molto urbano e opprimente, volevo la natura, spiega Franck Thilliez. Mi sono ricordato del mio viaggio in Quebec cinque anni fa. I grandi spazi aperti hanno avuto davvero un impatto su di me. Fin da subito ho immaginato che in caso di omicidio sarebbe stato facile liberarsi del cadavere…” Anche in vacanza, il simpatico ch’ti è attraversato da idee che spaventano parecchio i comuni mortali.

Non sono passato ai romanzi noir, ma mi trovo in una interessante via di mezzo”

Franck Thilliez

Ma, durante le sue ricerche, il romanziere si è imbattuto nel fenomeno delle giovani donne indigene che scomparivano o venivano uccise, nell’indifferenza delle autorità. Con, nella migliore delle ipotesi, indagini raffazzonate e chiuse. Al punto che Amnesty International ne fu commossa nel 2004, mentre le famiglie delle vittime si mobilitarono per denunciare l’inerzia della polizia. Prima di ottenere con grandi lotte l’apertura di una commissione d’inchiesta nel 2015. Abbracciando questo tema d’attualità in “Norferville” – il sosia immaginario di Schiefferville –, Franck Thilliez esce dall’ambito del thriller puro per affrontare con brillantezza gli ambiti più politici del romanzo noir caro a Caryl Férey. “Non sono ancora passato al romanzo noir”, dice l’autore, “non ho dimenticato la dinamica del thriller che i miei lettori apprezzano. Ma sono al mio 24esimo romanzo e voglio evolvermi. Diciamo che mi trovo in una via di mezzo interessante. Di solito non ho tempo per affrontare questi temi sociali. Qui, era opportuno, il ritmo è più lento e ricalca quello delle città gelate dal freddo. »

L’arredamento e le temperature che possono scendere fino a meno 50 gradi sono un elemento importante della sua storia. A tali estremità polari, i pipistrelli congelati possono cadere dagli alberi a terra, e gli uomini incauti, trascorrendo un po’ troppo tempo all’aperto, si spogliano completamente nudi, sopraffatti da un mortale senso di calore. “Il freddo è una sensazione che amo trascrivere”, afferma entusiasta Thilliez. La sfida è come descriverlo senza che sia ridondante. Devi trovare immagini che te lo facciano vivere in modi diversi. Nemmeno cinque anni fa avrei osato scrivere questa scena in cui Léonie e Teddy devono cambiare una gomma nel bel mezzo di una bufera di neve. Perché non sta succedendo nulla. Cambiano solo la ruota di un’auto. Solo che il pericolo c’è. Non è quello del killer di un’imboscata… ma puoi morire al gelo se nessuno viene a cercarti. »

Un altro piacere di scrivere per Thilliez è quello di poter fare a meno, in questo quadro ostile degli smartphone e di Internet, di queste tracce digitali che vengono analizzate per prime dagli investigatori contemporanei. Le nuove tecnologie che invadono le nostre vite e i thriller, deplora. Dopo questa boccata d’aria fresca, sarà il ritorno del duo Sharko-Hennebelle, per un’indagine sugli UMD, questi reparti per pazienti difficili. Insomma, pazzi della prima categoria. Ovviamente Thilliez voleva andare lì per osservarli. A suo rischio e pericolo. “Quando ho spiegato cosa volevo fare nel mio libro, mi hanno detto: “Ti terremo!” »

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“Norferville”, di Franck Thilliez, ed. Black River, 450 pagine, 22,90 euro.

©ed. Fiume nero

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