un libro di affascinante modernità

un libro di affascinante modernità
un libro di affascinante modernità
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CRITICO – Un testo che, lungi dall’essere un romanzo storico confinato al periodo del Terrore, rivela un’affascinante modernità sul nostro Paese e sui difetti della nostra sensibilità collettiva.

Nel mondo ferito dei grandi scrittori dimenticati, c’è Anatole France. Chi lo ha letto, chi lo legge?

Gli dei hanno sete Eppure, nonostante la forza di questi testi, sono rari, ai quali torniamo naturalmente. Lo annunciava il profetico Albert Thibaudet: “È grazie a quest’opera che un giorno il favore ritornerà ad Anatole France (…), a condizione ovviamente che il futuro permetta al fenomeno della letteratura di persistere”.

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Un testo le cui molteplici prefazioni spesso non sono riuscite ad analizzare, perché, lungi dall’essere un romanzo storico confinato al periodo del Terrore, rivela un’affascinante modernità sul nostro Paese e sui difetti della nostra sensibilità collettiva. Nel sistema francese in particolare, politico e sociale, l’appetito ufficiale per la Virtù ha da tempo prevalso sulla Ragione. Quindi, qualunque sia l’epoca, sarà sempre una questione di “rovesciare un vecchio mondo”: intendere corrotto, colpevole, dissoluto, immorale. Adoro questa frase del libro: “Credo che tu abbia nominato…

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