Grazie a 630 fotografie “sconosciute a tutti”, scoprite la Mentone di un tempo in un libro

Grazie a 630 fotografie “sconosciute a tutti”, scoprite la Mentone di un tempo in un libro
Grazie a 630 fotografie “sconosciute a tutti”, scoprite la Mentone di un tempo in un libro
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Charles Martini de Châteauneuf preferisce i termini conservatore o curatore a quello di collezionista. Resta il fatto che l’appassionato ha raccolto miriadi di documenti sul territorio di Mentone in 40 anni.

Documenti che non intende custodire gelosamente, ma condividere. Pubblicando – o partecipando a – quindici opere. L’ultimo, Passeggiata fotografica a Mentone e nel Mentonnese (1859-1910) appena uscito dalla stampa.

E l’autore può rallegrarsi di completare così un trittico dedicato al patrimonio iconografico locale. Dopo Ricordi di Mentonepubblicato nel 1978. E Un secolo a Mentonepubblicato nel 1999.

Charles Martini de Châteauneuf lo presuppone: la sua opera non è un libro di storia. Ma un affresco di Mentone agli albori della fotografia.

Perché sono le immagini – stampate in color seppia, per preservarne l’aspetto originale – che troneggiano maestose. Accompagnati esclusivamente dal nome dell’autore, luogo e data.

630 foto presentate

Via Albini Collezioni fotografiche Charles Martini de Châteauneuf e Christian Robiglio.

I testi rari si trovano nell’introduzione; la prima parte del lavoro spiegando i processi fotografici e presentando i primi ad averli praticati localmente.

All’epoca disponevano di macchinari enormi e lavoravano su lastre. Molto spesso erano pittori.” Il che spiega la qualità dell’inquadratura e della composizione. Al punto da vedere, a volte, linee di fuga.

“La realizzazione di quest’opera è stata fondamentale per me. Ma non sarebbe mai uscita se Christian Robiglio non mi avesse spinto, quindi se non mi avesse aiutatocontinua Charles Martini di Châteauneuf. Su quasi 6.000 documenti ne abbiamo conservati 630. La scelta è stata molto difficile. Ma sono cose quasi mai viste prima. Anche noi, a volte, impiegavamo un’ora o due per individuarne uno foto.”

Christian Robiglio sottolinea che recuperare tali immagini è stata una vera sfida. Perché, logicamente, le prime fotografie sono le più difficili da trovare. Perché era molto costoso. E poiché le stampe erano rare, addirittura uniche.

Ma i due amici sono intraprendenti. Ed è grazie alla loro rete, che va ben oltre Mentone, che sono riusciti a raggiungere questo obiettivo. Aiutato da Internet quando necessario, in particolare per acquisire foto conservate in Germania, Australia o Inghilterra.

Ho potuto accedere anche agli archivi di grandi famiglie mentonesi che possedevano documenti privati, sconosciuti a tutti”indica Charles Martini di Châteauneuf. Tra le missioni che i due autori si sono prefissati ricordiamo il desiderio di mostrare tutti i quartieri di Mentone.

“Avremmo potuto mettere un centinaio di foto del porto, ma il punto era coprire tutta la città. E parlare a tutti in questo modo. Se avessimo scelto solo le immagini più belle, alcuni quartieri sarebbero stati sovrarappresentati”spiega Christian Robiglio.

Sottolineando il fatto che le cartoline raramente sono belle come le foto, poiché molte cose erano già cambiate quando sono apparse.

Professionisti e dilettanti

Il quartiere di Carnolès Collezioni fotografiche Charles Martini de Châteauneuf e Christian Robiglio.

Le centinaia di foto sono organizzate in capitoli che rispondono a una logica geografica o tematica: Città originaria, Baia est, Baia ovest, Tra colline e valli, Spaccati di vita, Momenti felici e disgrazie, Roquebrune e i villaggi circostanti (Castellar, Castillon, Gorbio , Sainte-Agnès).

“Ci sono quartieri o argomenti di cui non parliamo perché non abbiamo trovato una foto corrispondente. Ad esempio, sappiamo che c’era un velodromo in Avenue de Verdun, ma è impossibile trovarne traccia. “completa Charles Martini di Châteauneuf.

Scopriremo invece il tempio protestante prima dell’apertura della strada, il quartiere molto rurale dove oggi si trova l’Intermarché di Carnolès, i Romanichels con l’orso a Carnolès, le grotte di Saint-Roman, il lavatoio della rue Albini, l’incontro tra François Joseph e Félix Faure, il Bastione ancora in mezzo alle acque, una veduta della chiesa Saint-Michel gravemente colpita dal terremoto del 1887…

“La nostra originalità è quella di aver integrato nel libro immagini amatoriali, cosa che non si trova nei libri già pubblicati. L’avvento dei procedimenti fotografici, e in particolare la comparsa di piccoli dispositivi, ha reso possibile la realizzazione di reportage da parte di dilettanti illuminati. mostrano così scene di vita che non interessavano ai professionisti.menziona Charles Martini di Châteauneuf.

Ricordando che una volta la regione era povera, fatta eccezione per poche famiglie opulente. E questo è uno dei pregi dell’opera, che mostra una transizione visibile.

Presentazioni previste

I dintorni del futuro mercato coperto? Collezioni fotografiche Charles Martini de Châteauneuf e Christian Robiglio.

Nella prefazione, l’autore insiste su questo punto: così raccolte, le foto più antiche di Mentone testimoniano “di un periodo cruciale che suonò la campana a morto di una società arcaica e compartimentata, con un particolarismo regionale molto marcato, mentre strombazzava l’avvento di una nuova società più aperta, basata sull’industria, sul commercio, sugli scambi, sulla comunicazione e, in questo caso, per la nostra regione, turismo”.

I due amici hanno già programmato di condividere il loro lavoro tramite tre presentazioni: due private con Rotary e Sahm. E un terzo aperto al pubblico nella sala Saint-Exupéry, a dicembre.

La Passeggiata Fotografica potrà così proseguire collettivamente. Facendo apposta, “fa più appello all’emozione che alla ragione”.


Il libro è in vendita (54€) al Sahm (3, rue Longue), nelle librerie di Mentone e Roquebrune, o direttamente da Charles Martini de Châteauneuf (20, rue Partouneaux). Rens. 06.13.18.14.10.

La costa Collezioni fotografiche Charles Martini de Châteauneuf e Christian Robiglio.

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