Ero dietro di te di Nicolas Fargues

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Ogni settimana ti invitiamo a leggere qualcosa di nuovo, un classico o un libro da riscoprire.

Mentre il nuovo libro di Nicolas Fargues, il notevole Siamo i cattivi ragazzi che possiamo essere (racconto autobiografico sull’esperienza che ha visto lo scrittore condurre per diversi mesi un laboratorio di scrittura presso il carcere della Santé), è uscito all’inizio di ottobre; possiamo immergerci felicemente nel lavoro di uno dei nostri migliori autori attivi. Di Torre del Proprietariopubblicato nel 2000 e che ha segnato il suo ingresso nella letteratura, recentemente La scadenza di passaggio Spettacolo personale, Bel ruolo, Il romanzo estivo O Nella terra dei piccoliFargues ha composto romanzi sotto forma di commedie di costumi e di personaggi, più o meno acidi e crudeli, esplorando anche le fratture, le idee preconcette, le mutazioni, le mentalità del nostro tempo.

Nicolas Fargues © Hannah Assouline / POL

Ero dietro di tepubblicato nel 2006, occupa un posto speciale nella bibliografia dello scrittore. In effetti, il più grande successo di pubblico fino ad oggi per lo scrittore, il romanzo è costruito su una struttura minimalista e su una sfida formale poiché è il monologo di un narratore. Così, un giovane trentenne, sposato, padre di due figli, che vive e lavora in Madagascar, racconta a un interlocutore muto l’esplosione in volo della sua coppia modello. Lui l’ha tradita, lei lo ha tradito, ma è stato sulla terrazza di un ristorante in Italia che lui è crollato. Una piccola nota di uno sconosciuto passata dal server su cui c’è scritto “ Ero dietro di te. Alice » e un numero di telefono provocano nel nostro uomo una curiosità mista ad orgoglio. Ovviamente la incontra il giorno dopo e scopre una giovane ragazza italiana, bionda e piena di grazia. La loro avventura, destinata ad essere solo un bel ricordo, proseguirà comunque in Madagascar.

Connessioni pericolose

Nicolas Fargues si cimenta qui in un delizioso gioco di massacro scritto in puntasecca. Con lui nessuno si lascia davvero ingannare dalle verità e dalle bugie che compongono o rimodellano i destini. Giochiamo, ci muoviamo, mettiamo in posa, sveliamo i nostri cuori. Come il suo eroe o antieroe, lo scrittore alterna toni e climi senza allentare il quadro di una trama sapientemente condotta. Un dipinto al vetriolo di manovre tra coniugi – guerra di trincea, guerra lampo, armistizio, ecc. – può essere sostituito da una delicata evocazione di gioie semplici. La scrittura, agile e tesa, nervosa e falsamente rilassata, segue i meandri e le divagazioni del monologo. Gli equilibri di potere si stanno invertendo. Non sappiamo se tutto questo finirà nel sangue o nelle risate.

Il trentenne introspettivo Ero dietro di te è narcisista, manipolatore, codardo, ipocrita, egoista, vanitoso ma anche sincero, ingenuo, giusto, romantico. Questo ” uomo libero sconvolto »nuota tra il sensibile e il grottesco, il naturale e la caricatura. Tutta l’arte di Nicolas Fargues risiede proprio nella percezione di questo delicato equilibrio, di questa armonia degli opposti che è la vita. È una storia singolare, abitata dalla passione o da una banale separazione quella che ci racconta lì? La verità è senza dubbio tra i due, ma l’autore di Non sono un’eroina ha l’intelligenza per non liberarla mai. Non giudica, espone. Suo Ero dietro di te ha un classicismo piacevolmente rivisitato. La violenza piccante di un racconto morale intrecciato da un Laclos o un Rohmer nell’era degli SMS.

Cristiano Autier

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