una nuova collezione di Serge Prioul, scalpellino e muratore di parole del paese di Fougères

una nuova collezione di Serge Prioul, scalpellino e muratore di parole del paese di Fougères
una nuova collezione di Serge Prioul, scalpellino e muratore di parole del paese di Fougères
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Par

Hervé Pittoni

Pubblicato il

12 ottobre 2024 alle 15:00

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Serge Prioul dice: “Questi lo sono cinquantotto poesie sulla muratura. Sulla muratura, ok. Ma un po’ di più… Mirouault solo i muri ci scrivono è infatti una collezione che dice molto di più di le azioni del muratore.

È una sorta di diario tenuto dall’autore, mentre non molto tempo fa erigeva un muro per la casa di sua figlia Claire e di suo marito, a La Bazouge-du-Désert.

Luogo: Mirouault, un bel nome per un luogo elevato, “un villaggio del Pays Gallo”, come lo descrive Serge Prioul, figlio del granito (è cresciuto e vive a Louvigné-du-Désert, Ille-et-Vilaine)

Le parole dei massoni sono uno strumento di parole

Dato che Serge Prioul stava per passare un bel momento al muro, potresti anche lasciartelo venire da te sensazioni, pensieri, echi di campagna.

Anche il silenzio. “Non c’è fretta, il lavoro durerà. Bisogna tagliare gli angoli, preparare le macerie, pensare ai muri, pensare anche alle poesie, poiché la solitudine e il silenzio del cantiere risvegliano i versi” scrive l’autore all’inizio della sua raccolta.

Questi saranno parole scarabocchiate “il più delle volte in caso di emergenza e la polvere dei cofani delle auto e della betoniera”, affinché non volino via. O che il loro cemento faccia presa. perché “i muri ci scrivono”…

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Mirouault solo i muri ci scrivono è murato con brevi poesie. Breve ma denso, dove tutto conta.

Nelle pagine e nei giorni trascorsi a costruire questo muro, Serge Prioul tesse una storia che lo è anche un omaggio agli uomini e alle donne del lavoro.

Può essere un semplice promemoria di un termine, come la parola gancio. “Crocher/era il verbo di tuo padre/la lingua delle carriere”.

Oppure il ricordo di un momento, come quando l’operaio parla a se stesso, con “Parole di muratore, parole di strumenti/mantenuti per sempre”.

La questione del mondo e del linguaggio

Questa è la quarta raccolta di poesie di Serge Prioul in dieci anni.

Uno scrittore che fu prima scalpellino, poi operaio tessile, prima di trovare nella scrittura e nella poesia una via di pacificazione personale.

Adesso è come descritto Fortuna Mickaël nel prologo della raccolta, “poeta dalle mani lavoratrici, mani che lavorano nella materia del mondo e in quella del linguaggio: operaio, muratore o scalpellino, tagliaparole. »

Come un altro autore, Thierry Metzal quale Serge Prioul ha dedicato il suo lavoro e di cui ammira il lavoro Diario di un operaio (1990, Gallimard-L’Arpenteur e Folio).

Mirouault, i muri ci scrivonoSerge Prioul, edizioni La Plume de Léonie, raccolta l’Âme des poetes, 92 pagine. In vendita presso l’autore (tel. 06 46 26 62 88) e presso la Librairie Majuscule-Mary di Fougères (10€).

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