Come sappiamo, oggigiorno, sempre più opere sono dedicate all’invecchiamento, agli anziani e al “ invecchiare bene » popolazioni.
Normale, poiché il mondo non è mai stato così “vecchio” e questa tendenza demografica senza precedenti nella storia dell’Umanità durerà ancora per qualche decennio (all’incirca fino al 2050 secondo i demografi).
In questo contesto, non sorprende che lavori su questi diversi temi si susseguono… L’ultimo fino ad oggi? Il libro della giornalista specializzata in ambito sanitario Laure Dasinieres, La salute dell’uomo dopo i 40 anniche promette di essere il primo ad affrontare la salute degli uomini di età compresa tra i 40 e i 55 anni.
Se non esiste un’età per prendersi cura della propria salute, i cinquanta segnano infatti un punto di svolta nella vita di un uomo. Il suo corpo cambia e potrebbero comparire i primi problemi di salute.
Tuttavia, gli uomini – a differenza delle donne, che sono più pragmatiche – sono spesso riluttanti, per ignoranza o negazione, ad adottare uno stile di vita volto a prevenire l’insorgenza di malattie croniche, problemi cardiaci e altri disturbi suscettibili di insorgere. Quanto alle proiezioni… non parliamone – cfr. l’estratto qui sotto.
Più concretamente, questo libro si basa su interviste a uomini di età compresa tra 40 e 55 anni ed è supportato da interviste a specialistimedici di base, andrologi, gastroenterologi, cardiologi, sessuologi, psicologi, fisioterapisti, ecc.
Un’opera completa, senza tabù, che mira a rispondere in modo concreto e non colpevole alle domande degli uomini sulla loro salute fisica e psicologica.
Estratto :
Nelle interviste che ho condotto, una costante: la legittima paura dei tumori, ma anche quella degli screening, in particolare per quelli al colon e alla prostata. Disinformati sulla necessità di realizzarli, sui loro metodi e sui loro benefici, spesso sei all’oscuro – e non mentiremo –, hai paura per il tuo sedere in senso letterale e figurato.
Risultato: anche se sai che devi arrivare a cinquanta, sei in una certa negazione, anche se questo significa perdere la barca. Pertanto, nel 2021 e nel 2022 in Francia, solo il 32,6% degli uomini di età compresa tra 50 e 54 anni ha partecipato allo screening organizzato del cancro del colon.
Questo è già buono ma neanche eccezionale, per un test semplice e indolore che salva vite umane. […] Cercheremo quindi di vedere le cose con più chiarezza e di sdrammatizzare tutto questo per darvi ciò di cui avete bisogno per fare le scelte giuste per la vostra salute.