Il resto dopo l’annuncio
Recentemente pubblicata su Netflix, la terza stagione di La difesa di Lincoln non ha tardato a trovare il suo pubblico, come dimostra il suo primo posizionamento nella classifica delle serie più viste del momento sulla piattaforma. Sì, è già alle porte la nuovissima commedia romantica del sito di streaming guidato da Giacomo Gianniotti.
Una sorpresa? Non proprio. Adattato dal quinto romanzo della saga letteraria di Michael Connelly intitolata Gli dei della colpaquesta stagione 3 è considerata la migliore della serie, fino ad oggi, da Ted Humphrey e Dailyn Rodriguez, gli showrunner. Quest’anno, oltre a difendere un uomo innocente, Mickey (Manuel Garcia-Rulfo) è in missione per vendicare la morte della sua amica Gloria Dayton, denunciando la corruzione sistemica nel mondo della giustizia. Un programma intenso ed emozionante.
Una scena che ha scioccato tutti sul set
E a proposito di emozioni, difficile non citare una delle sequenze più intense dell’ultima puntata. In tribunale, il detective Neil Bishop (Holt McCallany) confessa di aver aiutato indirettamente James De Marco (Michael Irby), un agente corrotto della DEA, ad uccidere Gloria fornendogli varie informazioni su di lei. Tuttavia, anche se non aveva immaginato per un momento il destino che attendeva l’ex cliente del nostro avvocato preferito, le conseguenze delle sue azioni lo turbavano molto.
Di conseguenza, una volta convalidata la sua testimonianza in tribunale, Bishop si lasciò sopraffare dal senso di colpa e dai rimpianti al punto da tirare fuori un’arma nascosta. Poi, dopo aver chiesto: “Dì a mio figlio che mi dispiace“, il detective si è tragicamente sparato. Una sequenza scioccante, che ha segnato tutti sul set.”È stata un’esperienza incredibilmente gratificante lavorare con Holtha ammesso Humphrey a Tudum. È un attore incredibile e sottovalutato. Non c’è niente di artificiale nel suo gioco, è tutto vero. Porta la vera sincerità“.
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Una ripresa difficile
Per quanto riguarda questa sequenza in tribunale, non è stato facile girarla. Secondo lo showrunner, ci è voluto anche più tempo per realizzarlo, con 3 giorni di produzione e più di 50 riprese diverse. “Et ogni volta era così strazianteanche se lo avevi già visto più e più volteha confessato Humphrey. Se abbiamo svolto bene il nostro lavoro, allora normalmente il pubblico dovrebbe essere tanto scioccato quanto rattristatoma anche rendersi conto che era inevitabile“.
Inoltre, questo dramma potrebbe avere anche delle ripercussioni per il futuro da parte di Topolino. “Quella scena alla fine era così potente che sono rimasto commosso per Bishop come attore, ma anche come Topolinoha rivelato il suo interprete Manuel Garcia-Rulfo. Mickey lo vede come una vittima e si sente un po’ in colpa per averlo spinto così lontano“.
Resta da vedere come tutto ciò risuonerà nell’evento della stagione 4.