Il post sull’umore di Jean-Claude Vantroyen.
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Pubblicato il 25/04/2024 alle 19:09
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Odio girare le pagine dei libri che leggo. Per sapere dove mi trovo quando smetto momentaneamente di leggere utilizzo una cartolina. E soprattutto cartoline acquistate nei musei o durante le mostre. Sto leggendo in questo momento Essere madre, da un collettivo di autrici tra cui Julia Kerninon, Adeline Dieudonné, Victoire de Changy. La mia cartolina è una riproduzione di un piccolo dipinto dei Musei Reali di Belle Arti del Belgio, La bambina con l’uccello morto. È allo stesso tempo drammatico e sereno. Come la raccolta di racconti. Prima di ciò, avevo utilizzato una foto di Cas Oorthuys, in cui vediamo degli uomini aggrappati a un tram, nel 1946 a Bruxelles. Nella mia piccola collezione c’è anche L’impero delle luci di Magritte e Tutte le luci di Delvaux, il Venere di Lucas Cranach, un ritratto di sua moglie Nel di Rik Wouters, o una foto di Maria Gilissen che mostra Marcel Broodthaers davanti all’ingresso del Palais des Beaux-Arts con un cammello, nel 1974.
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