40 anni dopo, come questo libro è diventato il riferimento per la storia di Castres

40 anni dopo, come questo libro è diventato il riferimento per la storia di Castres
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12 aprile 1954. Nella tradizione delle vecchie e furtive società intellettuali, nasce la Società Culturale del Paese di Castres. Settant’anni dopo, e dopo un fine settimana scandito da conferenze e visite anniversarie, può vantare di aver organizzato più di 750 conferenze, di aver pubblicato più di 80 lavori e 270 articoli mensili e di aver assegnato il premio Pierre-Chabbert (borsa di studio) a una ventina di studenti o appassionati di storia.

Questa bella e lunga storia, l’attuale presidente, Aimé Balssa, la racconta nel quaderno n. 55: La Società Culturale del Paese di Castres, l’ultima nata delle società intellettuali della città da 70 anni al servizio della cultura a Castres. Dalle prime associazioni tra il 1748 e il 1952, fino all’inizio della SCPC, attraverso i suoi presidenti (Mercadier, Chabbert, Marchal, Artigaut, Gailhouste e Balssa), le 142 pagine sono piene di piccole perle sull’opera dell’ombra di questi” piccoli artigiani”: “Scriviamo i nostri libri, scattiamo le nostre foto e le impaghiamo volontariamente”, dice lo storico, che terminerà la presidenza dell’associazione (circa 190 famiglie) nel 2025.

Dopo tutti questi anni, c’è ancora qualcosa da raccontare sulla storia e sul patrimonio di Castres? “Partecipare all’influenza culturale della città significa farla conoscere. Ma se abbiamo pubblicato 80 opere è perché un certo numero di elementi della sua storia meritavano di essere conosciuti meglio. Ce ne sono ancora, come l’istruzione a Castres, le industrie o le congregazioni religiose, per esempio”.
Nel corso degli anni, i risultati finanziari (vendita di quaderni) vengono reinvestiti nell’acquisto o nel restauro di opere d’arte del patrimonio di Castres (leggere sotto).

La Società Culturale del Paese di Castres di Aimé Balssa, in vendita presso l’associazione. Prezzo 15€

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