Perché Barcellona è ricoperta di rose (e di libri) il 23 aprile?

Perché Barcellona è ricoperta di rose (e di libri) il 23 aprile?
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La capitale della Catalogna festeggia a modo suo un evento importante al di là dei Pirenei.

Il 23 aprile è un giorno speciale in Catalogna. La regione celebra infatti dal XV secolo il suo santo patrono, Sant Jordi (San Giorgio), che è anche quello di Valencia e delle Isole Baleari. I festeggiamenti assumono un significato particolare a Barcellona, ​​dove le strade addobbate con il rosso e il giallo delle bandiere catalane si riempiono di bancarelle che vendono rose e libri. Secondo i dati, i commercianti della città contano quest’anno su un fatturato di quasi 60 milioni di euro il periodico che precisa anche che oltre 4.000 punti vendita di fiori allieteranno le strade della città, mentre 1.000 stand offriranno libri.

Ma da dove nasce questa tradizione? Le rose rosse corrispondono alla leggenda secondo la quale Sant Jordi tagliò la testa a un drago che terrorizzava la popolazione, e che dal terreno dove colava il sangue del drago cresceva un cespuglio di rose con fiori rossi. Attaccati alle tradizioni, i catalani amano i simboli e ancor più gli eventi storici. Ma se il 23 aprile corrisponde alla Giornata mondiale del libro, promossa dall’UNESCO nel 1995, è anche l’anniversario della sepoltura di Cervantes (morto il 22 aprile 1616) e della morte di Shakespeare (23 aprile 1616). I librai ne approfittano per allestire stand all’aperto e ormai è consuetudine offrire un libro in cambio di una rosa.

Sardana e i castelli umani

Per un giorno, coppie ma anche amici e genitori sono sotto i riflettori a Barcellona. Una rosa per lei, un libro per lui: è un po’ un luogo comune ma l’atmosfera è festosa. La città apre i suoi edifici pubblici e si accende in un festival di concerti. I balconi dell’emblematica Casa Batlló progettata da Gaudí sono ricoperti di rose rosse. La festa è in pieno svolgimento al suono della sardana, una danza tradizionale, davanti alla cattedrale e continua tutto il giorno con spettacoli di castelli umani (castellers) che celebrano il coraggio e la solidarietà catalana. Anche la maggior parte dei musei sarà gratuita questo martedì.


Nel video – Overtourism: Barcellona rimuove una linea di autobus da Google Maps

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