I libri, uno strumento per abbattere le frontiere a Rouyn-Noranda

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Filani Magassouba può frequentare un circolo di lettura per trascorrere del tempo con i suoi amici, ma quando è lì non può fare a meno di ricordare la sua giovinezza in Guinea, dove ha incontrato sua moglie.

Quando ero in Guinea ero responsabile di un cineforum. Mia moglie faceva parte del Carrefour international des études e d’estate si iscriveva al cineforum. È così che ci siamo conosciuticonfida questo insegnante universitario in pensione, che ora ha 80 anni. Un cineforum è un po’ come un club del libro.

Il Mosaico Interculturale di Rouyn-Noranda riunisce ogni mese amanti dei libri come Filani Magassouba. L’obiettivo di questi incontri, aperti ad entrambi i quebecchesi di magazzino rispetto a giovani piantecome afferma il project manager dell’animazione Jonathan Barrette, si tratta di costruire legami tra culture e generazioni diverse.

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Jonathan Barrette precisa che il circolo di lettura interculturelle La Quitepointe riunisce in media una dozzina di partecipanti.

Foto: Radio-Canada / Gabriel Poirier

A volte vediamo apparire nuovi volti, spiega. Altrimenti diamo il benvenuto a pensionati e amanti della lettura. È un modo non solo per incontrare gli altri ma anche per scoprire te stesso ed esplorare orizzonti letterari e paesi che non avresti l’opportunità di visitare.

Mi piace leggere, mi piace leggere e mi piace il gruppo. Sono vicino a tutti i miei amici quando vengo qui. Leggere un libro e discutere di questo libro, lo trovo fantastico.

Una citazione da Filani Magassouba

Scambi vivaci

Magassouba riconosce che le discussioni sono spesso dinamiche. I temi trattati, infatti, cambiano a seconda dell’attualità. La storia autobiografica Annidi Annie Ernaux, ha aperto il dibattito sulla Giornata internazionale della donna il mese scorso.

Questa volta, nella sessione di aprile, tocca al romanzo Nostra Signora del Nilo di Scholastique Mukasonga, scelto per alimentare la riflessione e il dibattito sul genocidio dei tutsi in Ruanda, a pochi giorni dal suo 30° anniversario.

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Clairette Gauthier e France Neveu scoprono diverse regioni del mondo partecipando al circolo di lettura.

Foto: Radio-Canada / Gabriel Poirier

Insieme ai belgi, erano i tutsi a detenere il potere. Questo è ciò che ha causato un notevole odiosolleva un partecipante quando inizia il turno di parlare.

Nel 1973 gli Hutu erano al potere? Mi viene in mente il motivo della loro rivolta, risponde Jean-Guy. Credevo che a quel tempo governassero i tutsi.

E tra voci più esperte, come quelle di MM. Côté e Magassouba, si mescola un’altra voce che i veterani non avevano ancora sentito.

Erano tre i popoli del Ruanda, ricorda il nuovo partecipante del mese, Arsène. Tuttavia, il genocidio riguardò Hutu e Tutsi. La mia domanda è: dove sono finiti i Twa?

>>Un uomo e una donna stanno parlando. Dietro di loro sono appesi al muro due quadri.>>

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Filani Magassouba e Jocelyne Hurtubise condividono il piacere della lettura nel circolo di lettura interculturale La Quitepointe.

Foto: Radio-Canada / Gabriel Poirier

Sono ancora lì, precisa Jocelyne Hurtubise, che modera la sessione. Erano vittime collaterali.

Attraversare i confini

I dibattiti, che spesso sconfinano nell’attualità, confermano agli organizzatori che la letteratura è uno strumento capace di oltrepassare i confini.

Québec eCanada. Mi rendo conto che non dobbiamo giudicare. Siamo tutti uomini e dove ci sono uomini, c’è virilità.”,”text”:”Acquisiamo una migliore comprensione di ciò che accade nel mondo, afferma la pensionata Clairette Gauthier al termine dell’incontro. Ma sento sempre il bisogno di stabilire una connessione con ciò che viviamo qui, in Quebec e in Canada. Mi rendo conto che non dobbiamo giudicare. Siamo tutti uomini e dove ci sono uomini, c’è virilità.”}}”>Comprendiamo meglio ciò che accade nel mondo, afferma la pensionata Clairette Gauthier al termine dell’incontro. Ma sento sempre il bisogno di stabilire una connessione con ciò che viviamo qui, in Quebec e in Canada. Mi rendo conto che non dobbiamo giudicare. Siamo tutti uomini e dove ci sono uomini c’è virilità.

>>Le mani poggiano su un tavolo vicino a una penna e a un taccuino in cui sono stati presi appunti scritti a mano.>>

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La pensionata Clairette Gauthier prende appunti durante le sessioni del circolo di lettura.

Foto: Radio-Canada / Gabriel Poirier

Terminata la sessione, Filani Magassouba si alza, barcollando dapprima, prendendosi il tempo per afferrare la stampella con la mano destra. Pronto a partire, deve già iniziare a preparare la sessione di maggio, dove le discussioni torneranno probabilmente vivaci.

Il prossimo romanzo nel menu è Il poeta di Gazadell’avvocato israeliano Yshaï Sarid.

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