No: un libro affascinante su un eroe bearnese della Resistenza

No: un libro affascinante su un eroe bearnese della Resistenza
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Il viaggio di un eroe della Resistenza che contrabbandò 953 persone verso la Spagna. Basterebbe la sola enunciazione dell’argomento a indicare l’interesse del libro, ma ciò che rende affascinante la storia è il modo in cui l’autore è venuto a conoscenza di questa storia prima di scriverla.

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Una lunga indagine

Fino alla sua morte, avvenuta nel 1982, Michel Olazabal non parlò di questo periodo della sua vita; i suoi figli non sapevano nulla delle sue attività durante la guerra; Nel 1983, grazie ad un articolo di giornale, scoprono il ruolo avuto dal padre nella Resistenza.

La madre, interrogata, fornendo poche informazioni, Annie si lancerà in una lunga indagine sulle orme del padre. Per anni conobbe tantissime persone, lesse molti libri, consultò una moltitudine di documenti e ottenne “testimonianze favolose”.

Agente dei servizi segreti in Spagna

Può così ricostruire i “passaggi” di suo padre dal marzo 1943 fino allo smantellamento della rete in seguito al “caso Barcus” del giugno 1943. Mentre Michel andava alla ricerca di un secondo gruppo di fuggitivi, il primo che aveva lasciato in una fattoria a Furono arrestati Barcus e un figlio dei contadini uccisi dalla divisione Brandeburghese, composta da collaboratori francesi.

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Michel andò poi lui stesso in Spagna nell’estate del 1943 ed entrò al servizio della rete di intelligence e di fuga “Base Spagna”. Alcuni lo sospetteranno di tradimento e lui porterà il peso dei sospetti più terribili fino alla morte. Annie non smetterà mai di difendere l’onore di suo padre una volta per tutte.

Più vicino all’azione

Annie Olazabal non aveva intenzione di trasformare le sue scoperte in un libro. A spingerla sono stati solo gli amici che l’hanno incoraggiata, sostenuta e guidata nel percorso editoriale che ha avviato nella scrittura.

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Ci racconta una storia affascinante. Grazie alle testimonianze che ha raccolto, ci avvicina all’azione e ci presenta uomini e donne ammirevoli per la loro energia e coraggio: quelli che resistono in Francia, quelli che partono per fuggire dai tedeschi e spesso anche per proseguire la lotta.

La storia rivela anche la tenacia dell’autrice e la sua passione nel conoscere la verità e trasmettere la memoria: “Dovevo raccontare la sua storia”, ha detto. Questa attività è il mio modo di ringraziare non solo i miei genitori, ma tutti coloro che hanno corso tutti i rischi e talvolta hanno pagato con la vita per la nostra libertà. »

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