Manifestazione a Bamako contro l’ingerenza “selvaggia” dell’Algeria negli affari interni del Mali [VIDEO-DIAPO]

Manifestazione a Bamako contro l’ingerenza “selvaggia” dell’Algeria negli affari interni del Mali [VIDEO-DIAPO]
Manifestazione a Bamako contro l’ingerenza “selvaggia” dell’Algeria negli affari interni del Mali [VIDEO-DIAPO]
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Su iniziativa del Collettivo di Difesa dei Militari (CDM), ieri venerdì si è svolta una manifestazione davanti all’ambasciata di Algeri a Bamako, per denunciare l’ingerenza “selvaggia” della giunta algerina negli affari interni del Mali. Questa manifestazione si è svolta alla presenza del segretario generale del collettivo, Younouss Soumaré, e dei suoi più stretti collaboratori, riferisce il nostro collega Maliweb.

Par: Souleymane SIDIBE

“Intorno alle 14, decine di attivisti si sono riuniti davanti all’ambasciata algerina a Bamako, a Daoudabougou. Il loro slogan era: “Algeria aya daboila” in francese “vai per la tua strada”. Due veicoli, dotati di generatori e altoparlanti, gestiscono i luoghi di mobilitazione. Ai margini dell’asfalto, utenti della strada e curiosi si avvicinavano sempre di più per vedere cosa stava succedendo.

Alcuni manifestanti brandivano cartelli con slogan ostili all’Algeria come: “Algeria complice dei terroristi”, “Stop alle interferenze”, “Algeria retro base degli ucraini”. Altri manifestanti mostrano un manifesto con la scritta “No alla destabilizzazione dell’AES”.

Nel suo discorso al Presidente della Repubblica d’Algeria, il Segretario Generale della Confederazione dei Popoli dell’Alleanza degli Stati del Sahel (CP/AES) ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’evidente ingerenza di alcuni funzionari algerini negli affari interni del Mali. Aïssata Maïga ha chiesto agli interessati di dar prova di riservatezza e responsabilità, tenendo conto della storia comune dei nostri due paesi, costruita sui valori dell’indipendenza e sulla lotta per la dignità dei popoli africani.

Ha invitato il Presidente algerino a prendere le misure necessarie affinché questa ingerenza cessi immediatamente, per preservare le relazioni storiche tra le nostre due nazioni ed evitare qualsiasi deterioramento irreversibile dei nostri legami fraterni.

In una dichiarazione finale letta dal segretario generale del CDM, hanno chiesto a ogni cittadino maliano e anche alla Confederazione degli Stati del Sahel di fermare questa ingerenza selvaggia. Younouss Soumaré ha ricordato che oggi l’AES si mobilita per proteggere i suoi territori. “Per questo chiediamo alle autorità algerine di reindirizzare gli interessati affinché tali provocazioni non si ripetano mai più”, ha chiesto.

Secondo il primo capo del collettivo, il nostro Paese non ha lezioni da imparare da nessuno, tanto meno da individui con programmi nascosti. Ciò significa che è giunto il momento, se non addirittura il momento, che le autorità algerine chiedano ai loro storici di ristabilire la vera storia che lega i due paesi. “Mentre il Mali era una base arretrata per gli algerini durante la guerra di liberazione, questo stesso paese purtroppo diventa una terra d’asilo, una base arretrata per i terroristi e i loro alleati”, hanno denunciato i manifestanti.

Souleymane SIDIBE

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