“Dovrebbe morire in prigione”: la figlia di Gisèle Pelicot parla del padre, condannato per il caso di stupro a Mazan

“Dovrebbe morire in prigione”: la figlia di Gisèle Pelicot parla del padre, condannato per il caso di stupro a Mazan
“Dovrebbe morire in prigione”: la figlia di Gisèle Pelicot parla del padre, condannato per il caso di stupro a Mazan
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Caroline Darian, 46 anni, ha ribadito la sua convinzione di essere stata anche lei una vittima di suo padre, dopo aver visto le foto del suo inconscio, sdraiata su un letto in biancheria intima che non riconosceva.

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“Sono convinto di essere stato drogato per essere stuprato (…) ma non ho prove. (Dominique Pelicot) lo ha sempre negato, ma ha fornito versioni diverse ogni volta”, ha detto lei se ne è pentita.

Durante il processo Mazan, che ebbe eco in tutto il mondo, 51 uomini furono giudicati colpevoli e condannati per aver violentato Gisèle Pelicot, divenuta un’eroina femminista proprio per essersi rifiutata di andare a porte chiuse.

Secondo Caroline Darian, quest’ultima aveva difficoltà ad accettare l’idea che anche il suo ex marito avesse potuto aggredire sua figlia: “Per una madre è difficile integrare tutto questo in una volta sola”.

“Il grande dimenticato” del processo

Il 21 gennaio 2 trasmetterà il documentario “Sottomissione chimica: affinché la vergogna cambi lato”, narrato da Caroline Darian, diventata una figura di spicco nella lotta contro questa piaga.

Durante il processo, di cui si è detta “la grande dimenticata”, ha avuto un violento faccia a faccia con la sua “progenitrice”, a cui era stato ordinato di “dire la verità” su di lei.

“Morirai nella menzogna! Solo, solo nella menzogna, Dominique Pelicot!”, ha detto dopo che lui lo ha negato ancora una volta.

Quest’ultimo ha accettato la sua sanzione e non farà appello, a differenza di 17 altri imputati condannati.

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“Quando guardo indietro, non ricordo davvero il padre che pensavo fosse. Vedo direttamente il criminale sessuale”, ha detto Caroline Darian alla BBC.

“Penso che dentro di lui convivano due Dominique e lui ha deciso di scegliere il lato oscuro. Non so se è un mostro, ma sapeva perfettamente quello che faceva. Non è malato”, ha aggiunto la figlia.

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