Dopo Paula Botet del giorno prima, è Lou Jeanmonnot a vestire oggi i panni del traditore della FFL. E qualcosa ci dice che questo outfit non avrà il tempo di raccogliere polvere nel biathlon.
Lou Jeanmonnot (già) rovina la giornata del biathlon
Dopo lo sprint disastroso della francese, vinto da Paula Botet, reduce dalla Coppa IBU, l’inseguimento non prometteva nulla di buono. Con non meno di sei francesi presenti tra le prime 12, riprendere lo sprint è stato uno schiaffo quasi garantito per la FFL. Ma dal secondo tiro a terra, Paula Botet rimescola le carte commettendo due falli, ed esce con Julia Simon. Le due francesi sono seguite da vicino da Jeanne Richard e Lou Jeanmonnot, il che lascia presagire un quadrupletto provvisorio a metà gara. Tragico.
Ma dal terzo colpo c’è la liberazione. Quindi in testa, Julia Simon ci offre un festival in piedi mandando una raffica tra gli abeti di Oberhof. Ben quattro errori, sinonimo di quattro giri di penalità. La francese può dire addio alla vittoria, al podio e perfino alla cerimonia dei fiori. montepremi.
Lou Jeanmonnot ha colto l’occasione per riconquistare il comando della gara e non ha voluto mollare la presa. Con un 19/20 vince l’inseguimento e alimenta ulteriormente le controversie tra la federazione francese di biathlon e quella perdente. Ma per nostra sfortuna non ci sarà né quadrupla, né terzina e nemmeno doppia. Océane Michelon e Jeanne Richard sono finite 4° e 6°, un piccolo sollievo. Da segnalare anche la gara molto solida di Paula Botet, che è passata dal 1° al 14° posto. Progresso ottimale. Ma come posso ringraziarla se ha osato vincere la gara il giorno prima dopo essere tornata dalla Coppa IBU? Questo 14° posto è ben lungi dal cancellare tutto.
France
News