“Di fronte a Elon Musk, è tempo che l’Unione europea difenda i suoi attori e i suoi valori”

“Di fronte a Elon Musk, è tempo che l’Unione europea difenda i suoi attori e i suoi valori”
“Di fronte a Elon Musk, è tempo che l’Unione europea difenda i suoi attori e i suoi valori”
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Do da diverse settimane, Elon Musk, attraverso il social network Azioni che possono essere descritte come interferenze e che non dovrebbero essere prese alla leggera.

I commenti di Elon Musk non avrebbero ovviamente lo stesso impatto se lui stesso non fosse il proprietario dell’infrastruttura di comunicazione globalizzata dei social network. Tuttavia, nessuno dei nostri paesi dispone attualmente di una piattaforma o infrastruttura simile.

Nonostante i numerosi avvertimenti lanciati negli ultimi anni, l’Unione Europea (UE) non è riuscita a definire una chiara strategia economica nel settore digitale, rivelandosi incapace di favorire l’emergere di attori leader, gli unici in grado di competere con quelli americani. o aziende cinesi, anche se questi servizi vengono utilizzati quotidianamente da tutti i nostri concittadini.

Come dimostrano gli interventi inappropriati di Elon Musk, questa carenza europea in materia digitale si sta traducendo in un drammatico deterioramento della diversità dei media, del dibattito pubblico e della partecipazione democratica, a scapito di tutti i nostri cittadini.

E allo stesso tempo diversi fattori aggravano ulteriormente questa situazione. Per quanto riguarda Elon Musk, innanzitutto il fatto che tra pochi giorni diventerà uno dei membri dell’amministrazione Trump e che non avrebbe esitato a manipolare gli algoritmi di X per aumentare la visibilità dei propri messaggi e di quelli dei suoi sostenitori , il tutto senza alcuna trasparenza.

Situazione incomprensibile e inaccettabile

Poi arriva la difficoltà per qualsiasi nuovo concorrente di esistere di fronte alla posizione ultradominante di queste piattaforme, che sono diventate vere e proprie infrastrutture di comunicazione. Nonostante le loro continue condanne riguardo alle regole della concorrenza, continuano ad avere un tavolo aperto per l’accesso ai mercati pubblici e privati ​​all’interno dell’UE, anche se è ovvio che le regole del gioco sono distorte tra loro e gli attori europei.

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