Il partito di Donald Trump dovrà “assumersi la responsabilità” delle dichiarazioni del miliardario Elon Musk, vicino al neoeletto presidente americano, se il suo sostegno all’estrema destra europea si dimostrerà sincero, ha dichiarato domenica il ministro degli Esteri francese. Anche Jean-Noël Barrot si è interrogato sul ruolo delle reti sociali nel dibattito pubblico.
Elon Musk, che ha amplificato la virulenta retorica anti-migranti di Donald Trump durante la campagna presidenziale americana, ha chiesto in particolare nuove elezioni nel Regno Unito e ha sostenuto il partito tedesco di estrema destra AfD.
Ha anche mostrato, tra l’altro, il suo entusiasmo per il capo del governo italiano Giorgia Meloni, la leader più di destra del Paese dal 1945, che lo considera un “genio”. Anche il Primo Ministro italiano è stato ricevuto questo fine settimana a Mar-a-Lago da Donald Trump. Il presidente eletto l’ha definito “fantastico” secondo i giornalisti americani presenti.
“O si tratta di un esercizio di comunicazione che disturba un po’ il processo elettorale, soprattutto in Germania, e questo è molto deplorevole”, ha commentato il capo della diplomazia francese, Jean-Noël Barrot.
“O si tratta di una scelta scontata, soprattutto per quanto riguarda l’AfD, che è un partito di estrema destra che flirta con idee neonaziste. E allora, il Partito repubblicano dovrà (…) assumersi la responsabilità di legare il suo destino con quello di un partito che rappresenta tutto ciò per cui il Partito repubblicano ha sempre lottato”, ha aggiunto domenica il ministro francese.
Farage lasciò andare
Lo stesso giorno sul suo social -Lago. Il suo partito, Reform UK, dovrebbe cambiare leader, ha detto. E ha aggiunto che “Farage non ha quello che serve”.
Il proprietario della rete X ha intensificato nei giorni scorsi i suoi commenti sulla politica britannica, attaccando più volte il governo laburista Keir Starmer. L’americano ha chiesto il rilascio dell’attivista di estrema destra Tommy Robinson, che Farage considera “non adatto alla riforma”.
Elon Musk, 53 anni, che non ha alcun ruolo ufficiale nel futuro governo Trump ma è stato incaricato di ridurre la spesa pubblica, ha più di 200 milioni di abbonati sulla sua rete X.
Social network “strumentalizzati”.
A questo proposito Jean-Noël Barrot ha denunciato il ruolo crescente dei social network nel dibattito politico internazionale.
“La democrazia è un tesoro fragile”, ha detto.
“Non possiamo accettare (…) che il dibattito elettorale venga trasferito su piattaforme di social media le cui regole sono stabilite da miliardari americani o cinesi e che vengono utilizzate dai nemici della democrazia per indebolirci”.
Ha ricordato che l’Unione Europea ha già adottato importanti misure contro la disinformazione diffusa su queste piattaforme, auspicando che vengano applicate.
“Mi rivolgo, ma molto solennemente, alla Commissione europea affinché la sua mano non tremi e le applichi con molta fermezza”, ha dichiarato Barrot.
“Ci sono indagini che sono state aperte su X e su TikTok. Ora devono avere successo (…). Se è dimostrato che queste piattaforme hanno portato alla manipolazione del dibattito pubblico, le sanzioni devono essere adottate e applicate con fermezza”.