Pubblicato l’8 gennaio 2025 alle 12:05 / Modificato l’8 gennaio 2025 alle 14:38
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“Abbiamo dovuto ripetere più volte gli esperimenti per verificare che non si trattasse di un errore”: Karolina Matuszek, della Monash University (Melbourne, Australia), e i suoi colleghi sono rimasti molto sorpresi dalla capacità di immagazzinare il calore di una miscela di acidi, borico il primo e succinico il secondo – un composto organico che svolge un ruolo nel metabolismo cellulare.
Questa miscela immagazzina – a circa 165°C – un’energia di 394 joule per grammo, circa il doppio di quella offerta dai materiali industriali in questo intervallo di temperature – sufficiente a riscaldare di 1°C circa cento grammi di acqua. Inoltre, la miscela ha subito mille cicli di riscaldamento/raffreddamento senza alcun notevole degrado delle sue prestazioni, come dimostra il lavoro pubblicato in Natura il 18 dicembre.
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