“Ciao, sono Sarah, cosa dice?”
L’invasione del Campidoglio da parte dei sostenitori di Donald Trump all’inizio del 2021, l’incriminazione dell’ex presidente su 34 capi di imputazione… Tanti elementi che non hanno rallentato il ritorno del miliardario alla Casa Bianca. Eletto il 5 novembre 2024, Donald Trump entrerà in carica come 47° presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2025.
Di fronte a lui, il campo democratico non era nella sua forma migliore. Il presidente uscente, Joe Biden, si è candidato per la prima volta all’età di 81 anni, prima di un disastroso dibattito contro il candidato repubblicano a giugno. A luglio ha finito per ritirarsi dalla corsa, sostituito dalla vicepresidente Kamala Harris, che avrà poco più di tre mesi per convincere.
Riuscendo ad espandere il suo elettorato, in particolare tra gli uomini neri e ispanici, Donald Trump ha vinto i sette “stati chiave” il 5 novembre, stati vinti da nessuno dei due schieramenti. Il miliardario ha potuto beneficiare del sostegno finanziario dell’uomo più ricco del mondo: durante questa campagna, Elon Musk è diventato il più grande donatore politico della storia recente degli Stati Uniti, con una donazione di 270 milioni di dollari alla campagna di Donald Trump. È stato anche nominato Ministro dell’Efficienza del Governo.
In generale, la squadra scelta da Donald Trump per guidare gli Stati Uniti dal 20 novembre sta suscitando molta attenzione. Tra le persone scelte dal miliardario: Robert Kennedy Jr., scettico sui vaccini, sarà nominato segretario di Stato alla Sanità, Tom Homan, artefice della politica di separazione delle famiglie migranti durante il primo mandato di Donald Trump, sarà responsabile del controllo dell’immigrazione. Nella lista che deve ancora essere approvata dal Senato americano figura anche Lee Zeldin, nuovo capo dell’agenzia per l’ambiente e più favorevole ai combustibili fossili rispetto alle rinnovabili.
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