L’Arabia Saudita ha effettuato più di 300 esecuzioni nel 2024, un record assoluto

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Il precedente record per questo paese del Medio Oriente era di 196, nel 2022. Per una ONG con sede a Berlino, queste esecuzioni sono “incomprensibili e inspiegabili”.

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Pubblicato il 03/12/2024 15:24

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Una bandiera dell’Arabia Saudita sventola a Jeddah il 10 marzo 2024. (JAKUB PORZYCKI/NURPHOTO/AFP)

L’Arabia Saudita ha giustiziato più di 300 condannati nel 2024, secondo un conteggio dell’AFP aggiornato martedì 3 dicembre, in seguito agli annunci del Ministero degli Interni saudita. Quattro persone, condannate per crimini di diritto comune, sono state messe a morte martedì, ha annunciato il ministero saudita in un comunicato stampa, portando il numero delle esecuzioni a 303 dall’inizio dell’anno.

Nel 2023, l’Arabia Saudita ha giustiziato 170 persone, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali.

Secondo la ONG Amnesty International, che conta le esecuzioni nella ricca monarchia del Golfo dal 1990, il regno è il Paese che ha giustiziato più prigionieri al mondo nel 2023 dopo Cina e Iran, a seguito di una rigorosa applicazione della legge islamica. In precedenza, secondo Amnesty, il numero record di esecuzioni in un solo anno nel Paese era stato di 196 nel 2022 e 192 nel 1995.

Taha al-Hajji, direttore legale dell’Organizzazione saudita europea per i diritti umani (ESOHR) con sede a Berlino, ha definito le esecuzioni del 2024 un“incomprensibile e inspiegabile”condannando il “vitesse” a cui sono stati effettuati. Gli attivisti per i diritti umani hanno già avvertito che l’Arabia Saudita potrebbe superare le 300 esecuzioni in un anno, al ritmo di quasi una al giorno.

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