La peste di Bardella, il colera di Mélenchon o una via più consensuale?

La peste di Bardella, il colera di Mélenchon o una via più consensuale?
La peste di Bardella, il colera di Mélenchon o una via più consensuale?
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Tutto è andato esattamente come si aspettavano quasi tutti, tranne Emmanuel Macron: il blocco nazionalista guidato dalla RN è stato un successo, il blocco riforgiato a sinistra, sulle ceneri del NUPES, ha retto più che bene. E il blocco centrale, quello della fragile maggioranza (relativa) presidenziale, ha perso le piume. Fu proprio sui Weston del Presidente che esplose la granata lanciata da lui stesso. Ma la particolarità delle elezioni a doppio turno è che nulla viene deciso prima della seconda domenica elettorale. E da oggi a quel giorno occorre raggiungere la trasparenza per l’elettore. Soprattutto visto il gran numero di triangolari, favorito da una partecipazione molto elevata…

Di fronte a questa situazione alcuni hanno scelto la chiarezza, altri l’ambiguità. Macron non esclude per nome la PFN, lo fa il suo alleato Edouard Philippe, riferendo RN e PFN uno dopo l’altro. Mélenchon ha subito indicato che in caso di triangolare in un circo con un candidato Insoumis al 3° posto, la LFI ritirerebbe le sue truppe – il che conferisce alla formazione una certa dignità che non sempre ha mostrato negli ultimi tempi. Ieri il tono era questo: qualche goccia di sostegno in una pioggia di ritiri utili a fare da barriera.

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Restava quindi il grande interrogativo: se la RN uscisse ancora favorita al secondo turno, in caso di ascesa e successo della “barriera repubblicana” contro l’estrema destra che, nel Nuovo Fronte Popolare, governa la Francia ? I nazionalisti hanno almeno il merito della chiarezza su questo punto. La sinistra, unita da 15 giorni, non ancora. I francesi hanno bisogno di questo chiarimento. Anche solo per sapere se si stanno posizionando a favore della peste di Bardella, del colera di Mélenchon – che sentiamo non sarà primo ministro… ma che si sente “capace” di esserlo – o di un’alternativa, di centrosinistra, più consensuale.

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