Legislativo: perché i francesi si rivolgono all’estrema destra? “La Marina Militare è diventata il portabandiera della vulnerabilità”

Legislativo: perché i francesi si rivolgono all’estrema destra? “La Marina Militare è diventata il portabandiera della vulnerabilità”
Legislativo: perché i francesi si rivolgono all’estrema destra? “La Marina Militare è diventata il portabandiera della vulnerabilità”
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Il gioco di prestigio della Marina militare

Cominciamo analizzando il voto a favore dell’estrema destra, su una scala senza precedenti, terrificante agli occhi di alcuni. Innanzitutto, come spiega l’indagine Ipsos Talan realizzata per France Télévisions, Radio France e Public Senate, il punteggio storico della RN può essere spiegato con un elettorato “diversificato e ampliato”. Non solo i suoi tradizionali sostenitori (operai, impiegati, ecc.) si sono fortemente mobilitati, ma ora attira persone che fino ad allora gli erano piuttosto ostili, come i pensionati (con il 31% dei voti, rispetto al 12% nel 2002). elezioni legislative), le donne e i più ricchi (il 32% degli intervistati con un reddito superiore a 3.000 euro dichiara di aver votato per la RN, molto più della sinistra e di Ensemble). È in forte crescita anche tra gli under 35, i dirigenti, i più istruiti e nelle grandi città.

“Paradossalmente quello che mi preoccupa adesso è che il Raggruppamento Nazionale non riuscirà a realizzare il suo programma”

Insomma, il partito di Jordan Bardella è riuscito in questo incredibile gioco di prestigio consistente nel conservare la maggioranza dei voti della classe popolare, conquistando al tempo stesso le classi medie e attirando una parte dei pensionati. Va detto che non ha risparmiato sforzi in questa direzione. “Dimentichiamo totalmente le classi medie, che lavorano e pagano per tutti“, si è lamentato recentemente Jordan Bardella su CNews. Un discorso ben provato e insidioso, che mira a far credere ai lavoratori francesi che stanno finanziando gli stranieri e “Francese di origine straniera”. Abbastanza per attirare molti cittadini minacciati di declassamento.

Il partito portabandiera delle persone vulnerabili

La maggior parte degli elettori, tutti i partiti insieme, affermano anche che il potere d’acquisto e l’immigrazione sono i due temi di cui hanno tenuto maggiormente conto nella scelta del voto al primo turno…”L’offerta politica di Marine Le Pen, associando autorità e questione sociale, sembra soddisfare le aspettative di gran parte di un elettorato diventato di destra e che cerca sempre la sicurezza, ma anche la promozione economica o l’equità nel trattamento dei cittadinianalizza Luc Rouban, direttore della ricerca del CNRS e del Cevipof. La RN si presenta come il partito che intende proteggere lo stile di vita di tutti i francesi nonostante gli effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico. Nella tensione storica che lo oppone al macronismo, è diventato il portabandiera della vulnerabilità”.

In Francia, il Rally Nazionale sta cercando di conquistare i cuori – e i voti – degli agricoltori

Per comprendere meglio il voto del RN, bisogna anche capire che è ormai molto radicato nella mente della gente: la maggior parte degli elettori di questo partito aveva già preso la propria decisione diverse settimane fa, secondo il sondaggio “Capire il voto francese” di Ipsos. E si tratta di un voto di sostegno e non di protesta, da parte di chi auspica ardentemente la vittoria della RN. Infine, anche questo voto è molto radicato nei territori. La vittoria al primo turno di 39 candidati del RN testimonia questo radicamento locale e la creazione di reti di lepénisti di rilievo, la maggior parte dei quali figurano già tra i deputati di estrema destra in carica dal 2022.

Voto urbano contro voto rurale?

Il successo di Sinistra Unita si spiega in particolare con una netta progressione tra i giovani: quasi la metà dei 18-24enni che hanno votato (48%) ha scelto il PFN. Anche l’alleanza della sinistra è prima tra le più qualificate (Bac+3 e oltre) con il 37% dei voti. E raddoppia il suo potere elettorale nell’Île-de-France, e in particolare a Parigi: la sinistra è prima in 13 collegi elettorali su 18 (solo l’Occidente borghese resta fedele al campo presidenziale). “Ancora una volta Parigi, città di sinistra e ambientalista da 20 anni e di cui sono sindaco da 10 anni, resiste“, ha accolto in serata il sindaco Anne Hidalgo.

Anche se in questa fase è forte la tentazione di parlare del crescente divario tra metropoli e aree periurbane e rurali, Olivier Bouba-Olga, professore universitario e direttore del dipartimento di Studi e Prospettive della Regione Nouvelle-Aquitaine, ha illustrato in un post sul suo blog “Il voto Bardella: un voto rurale?” che sarebbe sbagliato pensare che le popolazioni rurali votino per Bardella perché si sentono abbandonate, mentre le popolazioni urbane resistono perché sarebbero più esposte alla diversità; e quindi al riparo da questo voto estremo. “Ho già messo in guardia insieme a molti altri ricercatori sui forti limiti di queste interpretazioni geografiche del voto. Sì, quando confrontiamo il voto urbano e quello rurale, c’è un divario molto significativo per alcuni candidati. Ma si tratta in gran parte di un effetto della composizione sociale: quando confrontiamo il voto rurale e quello urbano allo stesso livello di istruzione e fascia di età, praticamente non osserviamo più alcuna differenza.“, nota.

In tutti i casi, “il comportamento elettorale dei francesi si è evoluto in modo spettacolare“, Jérôme Fourquet, esperto di geografia elettorale e autore di La Francia dopo (Soglia). Un altro dato che è completamente sfuggito a Emmanuel Macron…

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