Un altro dato che contraddice la narrazione repubblicana secondo la quale il voto del 5 novembre avrebbe provocato un “ondata di marea” elettorale o una vittoria “schiacciante” per Donald Trump, argomento al quale ho dedicato un articolo lunedì su La stampa : se il sottile vantaggio dei candidati democratici alla Camera dei Rappresentanti verrà mantenuto nelle ultime due gare ancora pendenti in California, il partito di Kamala Harris avrà guadagnato due seggi netti alla Camera nel 2024. Un risultato del genere non si è mai verificato in un “ondata di marea” o in una vittoria “a valanga” che abbia portato il candidato presidenziale del partito avversario alla Casa Bianca.
I repubblicani rivendicherebbero così un totale di 220 seggi contro i 215 dei democratici. Tuttavia, data la decisione di Matt Gaetz di lasciare il suo seggio e le imminenti dimissioni di Michael Waltz ed Elise Stefanik, che occuperanno incarichi all’interno dell’amministrazione Trump, inizierebbero la prossima sessione con una maggioranza di un solo seggio.
Una situazione del genere complicherebbe ovviamente la vita a Mike Johnson, se venisse rieletto presidente della Camera, almeno fino all’inizio di aprile, il primo momento in cui si potranno tenere elezioni straordinarie.
“L’America è una nazione strettamente divisa. Lo stesso vale per la Camera dei Rappresentanti del prossimo Congresso, anche se la Carolina del Nord è oggetto di un’estrema gerrymandering partigiana. Un mandato? “, ha chiesto martedì al X il deputato democratico di New York Hakeem Jeffries (foto), leader del suo partito alla Camera.
(Foto Getty Images)
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