È un’indagine realizzata dall’Istituto nazionale della gioventù e dell’educazione popolare (Injep), che sottolinea questo: i giovani sono sovrarappresentati tra coloro che utilizzano gli aiuti alimentari: chi ha meno di 35 anni, infatti, utilizza 1,5 volte più frequentemente dei più anziani . Gli studenti, dal canto loro, sono ampiamente sovrarappresentati e hanno il doppio delle probabilità di beneficiare degli aiuti alimentari rispetto alla popolazione generale.
Nel 2021, il 30% dei beneficiari degli aiuti alimentari in natura forniti da un’associazione hanno tra i 16 e i 35 anni. Questi giovani dispongono di risorse finanziarie nettamente inferiori rispetto agli altri ricorrenti e sono più spesso di nazionalità straniera. Sei su dieci affermano di usarlo una o due volte al mese e quattro su dieci una o due volte alla settimana. Tra questi giovani si distinguono quattro sottogruppi: il primo è costituito prevalentemente da donne inattive con figli (41%), il secondo da studenti (37%), il terzo da giovani precari in inserimento professionale (11%) e il quarto tra le persone senza dimora o in condizioni molto precarie (11%). Ciascun sottogruppo ha pratiche specifiche in termini di frequenza, luogo di distribuzione e tipologia di cibo recuperato.
• Leggi la pubblicazione Analisi e sintesi dell’INJEP, n°78, ottobre 2024.
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