Elezioni legislative francesi: al via nelle Antille e in America

Elezioni legislative francesi: al via nelle Antille e in America
Elezioni legislative francesi: al via nelle Antille e in America
-

Sabato è iniziato in Francia il primo turno delle elezioni legislative più controllate della storia recente, con l’apertura dei seggi elettorali in alcuni territori d’oltremare. L’estrema destra è la grande favorita, davanti alla sinistra e al campo presidenziale.

Circa 49 milioni di elettori francesi sono chiamati a rinnovare l’intera Assemblea nazionale, ovvero 577 deputati, il che potrebbe sconvolgere definitivamente l’orizzonte politico. Il primo turno si svolgerà domenica, il secondo il 7 luglio.

Il presidente Emmanuel Macron ha provocato queste elezioni anticipate annunciando lo scioglimento dell’Assemblea il 9 giugno, la sera della vittoria dell’estrema destra alle elezioni europee.

Sabato, gli elettori francesi di Saint-Pierre-et-Miquelon, arcipelago del Nord Atlantico vicino al Canada, hanno aperto il ballo alle 8 ora locale (mezzogiorno in Svizzera) e quelli di Antille, Guyana, Polinesia francese e quelli che vivono nel continente americano stanno seguendo l’esempio. Domenica i francesi della Francia metropolitana andranno alle urne.

Primi risultati domenica alle 20:00

Sabato alcune attiviste del movimento femminista Femen hanno condotto un’azione al Trocadéro, di fronte alla Torre Eiffel: in topless e ricoperte di slogan contro l’estrema destra, hanno pulito la piazza con un “rimuovi antirazzismo”.

Rinvio delle ferie, esplosione del numero delle deleghe, gli elettori dovrebbero essere numerosi per mobilitarsi per queste elezioni piene di suspense, la cui principale incognita è se l’Assemblea sarà dominata per la prima volta dall’estrema destra a livello mondiale dalla Seconda Guerra Mondiale.

Può il giovane leader del partito di estrema destra Rally Nazionale (RN) Jordan Bardella, 28 anni, sostituire Gabriel Attal, leader della maggioranza uscente, come primo ministro? La sinistra può riservare una sorpresa? In assenza di risposte definitive, i primi risultati attesi a partire dalle 20 di domenica dovrebbero permettere di vedere le cose con maggiore chiarezza.

La partecipazione dovrebbe aumentare

Il blitz si è concluso venerdì a mezzanotte. Fino a domenica sera i candidati non hanno più il diritto di parlare ai media o di viaggiare sul campo ed è vietata la pubblicazione dei sondaggi.

Sondaggisti e politici si aspettano un aumento molto forte della partecipazione rispetto alle elezioni legislative del 2022, alle quali si è recato il 47,51% degli elettori. Questa volta potrebbero raggiungere i due terzi degli iscritti.

Questa ripresa è in parte dovuta alle conseguenze potenzialmente storiche di queste elezioni legislative.

Ci sono “due dinamiche”, analizza Brice Teinturier, dell’istituto di sondaggi Ipsos. “Una dinamica di speranza, gli elettori di sinistra si dicono che, all’improvviso, può esserci un’alternanza (…) e questo è ancora più vero tra gli elettori di RN.”

“E un motore di mobilitazione che è la politicizzazione negativa, la paura, la paura suscitata dal RN e, in parte dell’elettorato, anche da (…) la coalizione di sinistra”, il Nuovo Fronte Popolare (NFP) che porta insieme il Partito Socialista, gli Ecologisti, il Partito Comunista e La France insoumise (sinistra radicale).

Il campo Macron sotto pressione

Segnali della forte mobilitazione prevista: il numero delle deleghe ha superato i 2 milioni, e le votazioni online aperte fino a giovedì ai francesi residenti all’estero hanno toccato il record di 410.000 (250.000 nel 2022).

Due sondaggi d’opinione pubblicati venerdì attribuiscono al campo di estrema destra il 35-36,5% dei voti. Il NPF è dato intorno al 27,5-29%, il campo macronista al 20,5-21%. Secondo alcuni sondaggi il RN e i suoi alleati potrebbero ora ottenere la maggioranza assoluta.

Le proiezioni dei seggi, però, risentono di gravi incognite, a cominciare dal numero dei possibili triangolari domenica sera (tre candidati al secondo turno), e dal numero dei ritiri nelle ore che seguiranno nel tentativo di unire i voti contro la RN.

È sul campo del presidente che la pressione è più forte. Quest’ultimo ha promesso giovedì “la massima chiarezza” sull’atteggiamento da tenere tra i due turni. Diverse figure nel suo campo stanno spingendo per un chiaro accordo di ritiro.

Macron riunirà il capo del governo e i suoi ministri al palazzo presidenziale dell’Eliseo lunedì a mezzogiorno, sei giorni prima del secondo turno, ha appreso l’AFP da fonti governative. Le questioni relative al ritiro e alla strategia contro l’estrema destra saranno senza dubbio nel menu delle discussioni.


ats, afp

-

PREV rilasciato da Israele, il direttore dell’ospedale Al-Chifa denuncia “torture”
NEXT Sequestro di droghe sintetiche stimato in 630 milioni di euro