Il principale alleato di Trump si oppone alla pubblicazione del rapporto sul futuro ministro della Giustizia

Il principale alleato di Trump si oppone alla pubblicazione del rapporto sul futuro ministro della Giustizia
Il principale alleato di Trump si oppone alla pubblicazione del rapporto sul futuro ministro della Giustizia
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Domenica, nonostante le pressioni, il presidente della Camera dei rappresentanti americana, Mike Johnson, ha persistito nella sua opposizione alla pubblicazione di un rapporto parlamentare sulle azioni accusate di Matt Gaetz, scelto da Donald Trump come futuro ministro della Giustizia.

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Matt Gaetz, eletto dalla Florida alla Camera dei Rappresentanti, si è dimesso mercoledì sera poco dopo l’annuncio della scelta del futuro presidente, una nomina che ha suscitato scalpore per la natura molto controversa del personaggio e la sua mancanza di esperienza giuridica.

È accusato di aver avuto una relazione sessuale con una ragazza di 17 anni, cosa che lui nega, ed è stato oggetto di un’indagine federale che si è conclusa con l’archiviazione del caso, ha assicurato nel 2023.

Presentate le sue dimissioni Infatti la fine delle indagini del Comitato Etico della Camera su presunti reati sessuali, uso illegale di droghe, appropriazione indebita di fondi elettorali e vari comportamenti illeciti professionali.

Il presidente repubblicano di questa assemblea, Mike Johnson, ha ribadito domenica che la pubblicazione del rapporto non è più necessaria.

“Per quanto ne so, questo rapporto non è ancora finito, è ancora in forma di bozza e non era pronto per essere pubblicato”, ha detto alla CNN.

“Dato che Matt Gaetz ha lasciato il Congresso, non penso che sarebbe appropriato rilasciarlo”, ha continuato.

Ha anche espresso la sua contrarietà alla trasmissione della relazione al Senato, che decide sulle nomine presidenziali.

“Il Senato ha un rigoroso processo di revisione e supervisione, ma non ha bisogno di fare affidamento su un rapporto o su una bozza di rapporto”, ha affermato Mike Johnson.

Al contrario, Adam Schiff, democratico eletto alla Camera e uno dei più accaniti oppositori di Donald Trump, ha ritenuto necessario che il Senato avesse accesso alle conclusioni di questa commissione.

“Avremo davvero un ministro della Giustizia contro il quale vi sono accuse credibili di coinvolgimento nello sfruttamento sessuale di minori, potenziale uso di droghe illecite e ostruzione alle indagini?” si è chiesto, sempre alla Cnn, l’uomo appena eletto senatore della California.

“Se il Senato confermasse la sua nomina senza aver visto la relazione della commissione etica o autorizzare nomine d’urgenza [sans validation parlementaire, NDLR]ciò equivarrebbe ad abdicare alla sua responsabilità costituzionale, ha affermato Adam Schiff.

Secondo lui, con scelte così controverse, Donald Trump cerca deliberatamente di “stabilire che i membri del Congresso americano non gli resistano in alcun modo. Se confermano Matt Gaetz, faranno quello che vuole.

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