Alludendo al ritorno di Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che “il mondo” è “entrato in un periodo di turbolenza”. Allacciate le cinture di sicurezza!
I nostri vicini di casa vagheranno dalla confusione al disordine, guidati da un pazzo che hanno ma-jo-ri-cut-re-ment eletto, anche dopo aver già sofferto di demenza per 4 anni.
Più di 74 milioni di americani hanno votato per lui, nonostante le sue bugie, i suoi eccessi, le sue incoerenze, le sue crudeltà, le sue buffonate e le sue buffonate, intenzionali o meno. Pagheranno il prezzo. Sfortunatamente, anche noi.
Come può un processo democratico portare all’elezione di un individuo così spregevole e malvagio?
Come ho già scritto, le risposte dobbiamo cercarle negli studi sulla follia collettiva.
Nel suo libro Straordinari deliri popolari e follia delle folle (1841), il giornalista scozzese Charles Mackay documentò casi in cui le aziende, stregate da un ciarlatano, avevano messo da parte il loro buon senso. Questo è quello che è appena successo negli Stati Uniti. Trump è il prodotto della follia collettiva.
Gli americani, in particolare quelli meno istruiti, sono rimasti affascinati dalle pretese di Trump di portare loro ricchezza e felicità e di riportare il paese alla sua antica grandezza. Rendi di nuovo grande l’America. I bei vecchi tempi!
Trump, l’amato leader
Nel suo Teoria della follia di massail filosofo ebreo austriaco Hermann Broch descrive la follia collettiva tedesca di cui soffrì gli orrori con il nazismo.
Studiando le cause e le disposizioni psicologiche che portarono i tedeschi a sostenere massicciamente il regime di Hitler, egli constata che la figura del leader gioca un ruolo determinante in questa follia sociale. Mobilita le masse per affrontare le minacce, reali o immaginarie, per garantire la loro prosperità e il loro futuro.
Secondo Broch, il leader demoniaco demagogo fa perdere la razionalità alle masse eccitando i loro impulsi più primitivi. Spinti dalla paura, dall’odio e dalla gelosia, gli individui si riuniscono attorno al leader che promette loro tempi migliori. Questo è esattamente ciò che ha fatto Donald Trump per prendere – e riconquistare – il potere.
Il declino dell’impero americano
Lo storico britannico Edward Gibbon, autore diStoria del declino e della caduta dell’Impero Romanonota che se i folli imperatori furono salvati dall’oblio, lo devono all’eccesso dei loro vizi e alla grandiosità del teatro in cui apparvero. Ciò si applica perfettamente agli Stati Uniti nell’era di Trump, in preda alla follia collettiva.
Nella sua opera principale, Psicologia della follaGustave Le Bon, più di 100 anni fa, aveva già descritto, con esempi a sostegno, come le folle potessero essere manipolate per provocare cambiamenti politici e sociali. I principi da lui esposti costituirebbero la base della psicologia sociale. Anche la scrittrice del Quebec Louise Penny ha dedicato uno dei suoi thriller alla questione: La follia della folla.