Quando il Palika prende le distanze dal FLNKS, la decisione scuote il campo indipendentista della Nuova Caledonia. Risposta immediata da parte dell'Unione Caledoniana, ora in prima linea per riarticolarne la coesione.
Il Palika non partecipa più al funzionamento quotidiano del FLNKS. Questo ritiro è stato confermato dal congresso di Kaala-Gomen, ha annunciato il partito venerdì, dopo l'UPM del giorno prima. Una svolta importante nei rapporti all'interno del movimento indipendentista caledoniano. E un gesto che ha risonanza, in un contesto politico in piena riorganizzazione.
L'Unione Caledoniana ha reagito con fermezza a questo disimpegno. L'UC è attualmente responsabile della guida dell'ufficio politico del FLNKS. Durante una conferenza stampa organizzata a nome del Fronte, questo venerdì stesso, a Nouméa, Dominique Fochi ha insistito sul fatto che esso resta un attore essenziale, “inevitabile”nella lotta per l'indipendenza.
Il FLNKS non è uno strumento. È un movimento di liberazione nazionale. È il FLNKS ad essere riconosciuto. È il rappresentante ufficiale del popolo Kanak, del popolo colonizzato. Sia qui, a livello del Melanesian Spearhead Group, a New York, alle Nazioni Unite, di fronte ai movimenti dei Non Allineati…
Dominique Fochi, segretario generale dell'Unione Caledoniana
Tale è, dice, “il messaggio che vogliamo inviare ai neocaledoniani, ai funzionari della Nuova Caledonia e allo Stato francese”.
La sua intervista di Steeven Gnipate e Claude Lindor
©Nuova Caledonia
Mentre si susseguono i congressi dei diversi movimenti indipendentisti, quello del FLNKS, previsto per l’inizio del 2025, si preannuncia decisivo. Chiarire le relazioni tra i suoi membri e la loro strategia collettiva.
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