L’intervista è stata annunciata domenica su Telegram da Pavel Sarubin, giornalista vicino al Cremlino.
“La situazione a Kiev continua a peggiorare”, ha sottolineato Peskov. “Le dinamiche sul fronte sono a nostro favore. Un leader responsabile dovrebbe tenerne conto e considerare seriamente la proposta di Putin”, ha aggiunto.
Il portavoce ha anche detto che il Cremlino non è interessato a raggiungere un accordo con il presidente ucraino. Per Mosca, Zelenskyj non può più pretendere di essere un legittimo rappresentante di Kiev, essendo scaduto il suo mandato.
Negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina: Putin ha posto le sue condizioni
A causa dell’invasione russa delle sue terre, l’Ucraina non ha potuto tenere le elezioni. Tuttavia, secondo i giuristi ucraini, le leggi di guerra autorizzano l’estensione dei poteri di Zelenskyj. Mosca metterebbe in discussione questa interpretazione con l’obiettivo di seminare problemi in Ucraina e minare la credibilità di Zelenskyj sulla scena internazionale.
Pochi giorni prima Putin aveva posto come precondizione per qualsiasi negoziato il ritiro totale delle truppe ucraine dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Mosca rivendica anche la Crimea, annessa nel 2014. L’Ucraina ha ignorato queste richieste, definendole assurde.
Guerra in Ucraina: “La Russia e i suoi leader non sono pronti per una pace giusta”
