“L’autista del camion non trasportava grano”, ma un gruppo di “turisti”, le guardie di frontiera ucraine, hanno scherzato su Telegram. Venerdì hanno annunciato di aver arrestato circa 40 uomini che cercavano di lasciare illegalmente il paese a bordo di un veicolo che trasportava grano o mais.
L’Ucraina ha adottato una legge controversa che rende più facile l’arruolamento militare, dopo più di due anni di devastante invasione russa. Molti giovani ucraini temono di essere mobilitati in un momento in cui l’avanzata russa, la mancanza di munizioni e le perdite alimentano la sfiducia tra la popolazione.
“Le guardie di frontiera della regione di Odessa hanno fermato un camion che trasportava 41 persone passeggeri » vicino al confine ucraino che confina con Moldavia e Romania, hanno indicato su Telegram.
Non hanno detto se gli uomini stessero specificamente cercando di fuggire dalla mobilitazione, ma i nuovi sforzi per rafforzare l’esercito hanno instillato paura in molti giovani ucraini. A febbraio, le guardie di frontiera avevano già denunciato l’arresto di 38 ucraini che avevano tentato di entrare illegalmente in Ungheria dopo aver pagato tra i 4.500 e gli 8.500 dollari ciascuno ai trafficanti, somme elevate per l’Ucraina.
Corruzione e concussione
Nelle ultime settimane, i social network sono stati pieni di immagini amatoriali che mostravano uomini ucraini prelevati con la forza per strada dagli agenti di reclutamento, tentativi che a volte arrivano alle mani.
Il risentimento per la mobilitazione è stato aggravato dagli scandali di corruzione nell’esercito, compreso il sistema radicato di pagamento di tangenti per evitare la mobilitazione.
Nel 2023, il presidente Volodymyr Zelenskyj ha licenziato tutti i funzionari regionali responsabili del reclutamento militare per sradicare questo problema. Altri ucraini scelgono di fuggire, a volte rischiando la vita per attraversare il confine, attraverso montagne e fiumi.
Dal 2022, le guardie di frontiera ucraine hanno scoperto i corpi di 35 persone morte mentre cercavano di attraversare il fiume Tysa, al confine con l’Ungheria e la Romania.
