Il Partito Repubblicano ha mantenuto la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti dopo le elezioni legislative, una vittoria annunciata mercoledì dai media americani, che garantirà a Donald Trump un comodo controllo delle leve del potere per il suo ritorno a Washington.
Il miliardario 78enne e il campo conservatore hanno così realizzato un trittico con la presidenza e le due Camere del Congresso, che rafforza il clamoroso ritorno politico dell’ex presidente repubblicano.
Secondo le proiezioni di CNN e NBC News, i repubblicani hanno ottenuto almeno 218 seggi, sui 435 in palio, e mantengono la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti, dopo aver già strappato il Senato ai democratici nelle elezioni della scorsa settimana.
La gente vuole “America First”
“È stata una vittoria decisiva per tutta la nazione. La gente vuole vederci implementare e applicare il nostro slogan “America First”, ha salutato il rappresentante repubblicano Mike Johnson, che dovrebbe, salvo grandi sorprese, continuare a presiedere la Camera.
Mercoledì al Senato i repubblicani hanno designato John Thune come leader. Il funzionario eletto del South Dakota si è detto “estremamente onorato” di essere stato scelto. In uno scrutinio segreto, il senatore, di linea repubblicana piuttosto tradizionale, ha battuto in particolare Rick Scott, il candidato sostenuto dalla galassia Trump.
L’elezione di John Thune segna la fine dell’era del tenore repubblicano Mitch McConnell, in carica per diciassette anni, che mantenne rapporti burrascosi con Donald Trump.
“Questa squadra repubblicana è unita nel sostegno al programma del presidente Trump e il nostro lavoro inizia oggi”, ha assicurato in un comunicato stampa, prima di ricevere le congratulazioni di Elon Musk, che ha comunque sostenuto il suo rivale.
In questa posizione, John Thune avrà il compito di guidare i repubblicani, con la loro nuova maggioranza al Senato dopo le elezioni legislative di novembre. Dovrà fare i conti anche con Donald Trump, che esige assoluta lealtà dalle sue truppe.
La maggioranza ovunque
Controllare il Congresso renderà le cose più facili per i 45e e futuro 47e presidente, che ha promesso di attuare misure radicali, tra espulsioni di massa di migranti, tagli fiscali e deregolamentazione.
Ma Donald Trump ha anche dimostrato di voler aggirare i laboriosi processi di conferma da parte dei senatori delle persone che intende nominare in posizioni chiave.
Per fare ciò, intende utilizzare una clausola che consenta al presidente di effettuare nomine temporanee quando il Senato non è in sessione.
Il repubblicano è anche sulla buona strada per vincere il voto popolare contro la vicepresidente democratica Kamala Harris con il 50,2% dei voti secondo NBC News, sulla base di uno spoglio ancora in corso. Nelle sue mani sono caduti anche ciascuno dei sette stati chiave che probabilmente avrebbero potuto vincere le elezioni.
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Le elezioni presidenziali americane del 2024 si sono svolte il 5 novembre 2024. Con sorpresa di tutti, il risultato non è stato vicino e Donald Trump ha rivendicato mercoledì mattina (ora svizzera) una “vittoria politica mai vista prima nel nostro Paese”. Per scoprire tutto su queste elezioni e le sue conseguenze, cliccate qui.
(afp)