Bombardamenti e combattimenti a Rafah, Washington, alla ricerca di una tregua

(Keystone-ATS) Giovedì l’esercito israeliano ha bombardato la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove infuriano i combattimenti sul campo con Hamas dopo un tour in Medio Oriente del capo della diplomazia americana, Antony Blinken, per cercare di raggiungere un cessate il fuoco.

Dopo oltre otto mesi di guerra, gli Stati Uniti cercano di ottenere un accordo sulla base di un piano annunciato dal presidente Joe Biden, sul quale il movimento islamico palestinese ha inviato una prima risposta ai paesi mediatori, mentre Israele non ha reso nota ufficialmente la sua posizione .

La tensione è ulteriormente aumentata al confine settentrionale di Israele con il Libano, dove il movimento islamico Hezbollah, alleato di Hamas, ha annunciato giovedì di aver lanciato attacchi “con razzi e droni” contro nove postazioni dell’esercito israeliano.

Israele ha promesso di rispondere “con la forza” a tutte le “aggressioni” di Hezbollah.

Dopo molteplici attacchi missilistici mercoledì sul nord di Israele, il movimento libanese ha affermato che questo nuovo attacco mira a vendicare la morte di un importante comandante, Taleb Sami Abdallah, ucciso martedì in un attacco israeliano mirato sul sud del Libano.

Giovedì, nella Striscia di Gaza, colpi di artiglieria pesante e attacchi aerei hanno colpito diversi settori, in particolare la città di Rafah, al confine con l’Egitto, secondo i corrispondenti dell’AFP.

“Morto, distrutto”

L’ala militare di Hamas ha detto che era impegnata in combattimenti di strada nella parte occidentale di Rafah, dove testimoni hanno riferito di incendi da elicotteri Apache.

I soldati “stanno continuando le loro operazioni mirate nel settore di Rafah”, ha detto l’esercito, aggiungendo che mercoledì hanno “eliminato diversi terroristi in combattimento ravvicinato”.

Testimoni hanno parlato all’AFP di “una notte molto violenta” a Rafah, a causa dei bombardamenti e delle incursioni dei soldati israeliani.

L’esercito ha lanciato un’offensiva di terra su Rafah il 7 maggio, costringendo alla fuga un milione di palestinesi, secondo le Nazioni Unite, la maggior parte dei quali ora raggruppati nella zona costiera di al-Mawasi, definita “zona umanitaria” da Israele .

L’esercito ha negato giovedì di aver bombardato il settore di al-Mawasi, come avevano affermato testimoni.

L’ONG Norwegian Refugee Council (NRC) ha tuttavia denunciato giovedì “l’utilizzo la settimana scorsa di un’area designata come ‘umanitaria’ come zona di guerra, che tradisce ogni idea di protezione dei civili o di rispetto per lo spazio umanitario”.

“La capacità delle organizzazioni umanitarie di fornire anche un’assistenza minima è ormai completamente ridotta”, aggiunge l’NRC.

Israele aveva presentato l’offensiva su Rafah come essenziale per eliminare Hamas, ma nelle ultime settimane i combattimenti sono ripresi in diverse altre regioni.

L’esercito ha detto giovedì che stava continuando le sue operazioni nel centro di Gaza, dove tre corpi sono stati trovati in una casa bombardata nel campo di Nousseirat, secondo la Protezione Civile.

“Hamas non vede che siamo stanchi? Siamo morti, distrutti. La guerra deve finire ad ogni costo”, ha detto all’AFP Abu Chaker, residente a Gaza City, nel nord del territorio assediato.

“Pressione” su Israele

Mercoledì a Doha, Blinken ha affermato che gli Stati Uniti lavoreranno con il Qatar e l’Egitto per raggiungere un cessate il fuoco.

Il piano annunciato il 31 maggio da Joe Biden prevede, in una prima fase, un cessate il fuoco di sei settimane accompagnato dal ritiro israeliano dalle aree densamente popolate di Gaza, dal rilascio di alcuni ostaggi detenuti a Gaza e dal rilascio dei palestinesi imprigionati da Israele.

Il contenuto della risposta di Hamas, consegnata ai mediatori, non è stato rivelato, ma Blinken ha affermato che “alcuni cambiamenti” richiesti dal movimento islamico erano “fattibili, altri no”. “Penso che questo divario possa essere colmato”, ha aggiunto.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha risposto ufficialmente al piano annunciato da Joe Biden e afferma che continuerà la guerra fino alla sconfitta di Hamas, al potere a Gaza dal 2007 e considerata un’organizzazione terroristica da Israele, Stati Uniti e Unione Europea .

Hamas, dal canto suo, chiede il cessate il fuoco definitivo e il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza. Mercoledì il movimento islamista ha chiamato “Mr. Blinken e l’amministrazione Biden per “fare pressione direttamente” su Israele affinché raggiunga un accordo.

Secondo una fonte vicina ai colloqui, la risposta di Hamas contiene “emendamenti” al piano iniziale, “tra cui un calendario per un cessate il fuoco permanente e il ritiro totale delle truppe israeliane da Gaza”.

Il Forum delle Famiglie, la principale associazione dei parenti degli ostaggi, ha invitato il governo ad agire rapidamente perché “qualsiasi ritardo potrebbe mettere seriamente in pericolo gli ostaggi”.

“Calunnia”

La guerra è stata scatenata il 7 ottobre da un attacco senza precedenti effettuato da Hamas dalla Striscia di Gaza, nel sud di Israele, che ha provocato la morte di 1.194 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP stabilito da dati ufficiali israeliani.

Delle 251 persone rapite, 116 sono ancora tenute in ostaggio a Gaza, di cui 41 sono morte, secondo l’esercito.

In risposta, l’esercito israeliano ha lanciato un’offensiva che ha provocato sul territorio 37.232 morti, in maggioranza civili, di cui almeno 30 in 24 ore, secondo i dati del Ministero della Sanità del governo di Gaza, guidato da Hamas.

Mercoledì una commissione d’inchiesta dell’ONU ha stabilito che Israele è responsabile di “crimini contro l’umanità”, in particolare di “sterminio”, nel territorio palestinese. Ha inoltre accusato le autorità israeliane e sette gruppi armati palestinesi, tra cui il braccio armato di Hamas, di crimini di guerra.

Giovedì Israele ha accusato questa commissione di aver mosso “false accuse e calunnie” contro il suo esercito.