Valerie de Graffenried
Bruxelles
Pubblicato il 12 novembre 2024 alle 17:21 / Modificato il 12 novembre 2024 alle 18:06
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Martedì sono stati intervistati i sei potenziali vicepresidenti della Commissione europea. Raffaele Fitto, di Fratelli d’Italia, è il più contestato.
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Niente obbligava Ursula von der Leyen a conferire un titolo così importante a un rappresentante dell’estrema destra.
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Il 27 novembre dovrebbe svolgersi una votazione globale sull’intero nuovo collegio.
Audizioni dei 26 commissari europei, settimana 2 e fine. Martedì i sei potenziali vicepresidenti sono stati messi sulla griglia dagli eurodeputati: Raffaele Fitto, Kaja Kallas, Stéphane Séjourné, Roxana Mînzatu, Henna Virkkunen e Teresa Ribera. Prospettivo per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto è quello la cui presentazione orale di tre ore è stata la più disturbata e monitorata. I candidati nominati dal presidente della Commissione europea hanno già fallito in passato a questo livello. Se nessun ostacolo si frapponerà al cammino di Raffaele Fitto – il suo voto di valutazione, come quello per Kaja Kallas, è rinviato e non si è svolto martedì – diventerà il primo rappresentante di un partito di estrema destra a diventare vicepresidente della Commissione . Il 27 novembre è prevista una votazione globale sul nuovo collegio.
“Un riconoscimento importante”
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