Ritorno di Trump: Justin Trudeau mette in moto il suo “Team Canada”.

Ritorno di Trump: Justin Trudeau mette in moto il suo “Team Canada”.
Ritorno di Trump: Justin Trudeau mette in moto il suo “Team Canada”.
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In previsione dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca a gennaio, il primo ministro Justin Trudeau ha svelato la formazione del suo “Team Canada”, composto da ministri che si occupano delle questioni più difficili nelle relazioni canadese-americane.

“Team Canada” è un altro nome per quello che in realtà è un comitato di gabinetto sulle relazioni Canada-USA. Domani mattina è previsto un primo incontro.

Capitano è stata nominata la vice primo ministro Chrystia Freeland, il cui lavoro di equilibrio durante i negoziati con la prima amministrazione Trump era stato apprezzato a Ottawa.

Giocatori già sul ghiaccio

MMe Freeland ha detto di aver parlato con l’ex funzionario commerciale dell’amministrazione Trump Robert Lighthizer il giorno delle elezioni.

Già giovedì, MMe Freeland si è recato nella zona di Toronto per parlare con il presidente e amministratore delegato di un importante produttore di acciaio americano, Cleveland-Cliffs, che ha appena acquisito la canadese Stelco.

Ha parlato anche con i dirigenti delle case automobilistiche dell’Ontario, che potrebbero essere tra i primi a subire le nuove tariffe.

Lo slogan che continua a lanciare ai canadesi da mercoledì è: “Andrà tutto bene”.

Lo stesso Justin Trudeau ha trascorso parte della giornata al telefono. Ha discusso delle elezioni americane e della guerra in Ucraina con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Da parte sua, la ministra Mélanie Joly ha parlato con la senatrice e lealista di Trump Lindsey Graham. Ha parlato anche con i suoi omologhi di Ucraina, Germania, Francia e Regno Unito. Questi paesi fanno affidamento, tra gli altri, sul Canada per capire cosa sta succedendo ai nostri vicini, ha detto una fonte di Global Affairs.

Il signor Trudeau e il signorMe Joly avrebbe dovuto anche incontrare i leader dell’Unione africana a Toronto.

Gli altri partiti all’attacco

A livello nazionale i liberali devono lavorare anche per neutralizzare i partiti di opposizione sulla questione americana.

Il leader conservatore Pierre Poilievre ha scoperto un angolo di attacco contro Justin Trudeau: accusa il suo governo di aver “capitolato” contro le minacce commerciali americane lasciando passare il piano protezionista “Buy American” adottato da Joe Biden.

Il Bloc Québécois, da parte sua, vuole conoscere il piano di Ottawa in caso di aumento dei richiedenti asilo che attraversano la frontiera canadese-americana. Vuole che il governo aumenti la presenza di agenti di polizia lungo il confine, cosa che Ottawa non ha voluto dare seguito.

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