Con i referendum sull'argomento in dieci stati americani, il voto del 5 novembre potrebbe rivelarsi un plebiscito in difesa dell'aborto negli Stati Uniti. Non è detto, però, che la mobilitazione intorno a un diritto che le donne americane ritenevano intoccabile porterà benefici ai democratici tanto quanto speravano. Il loro candidato, Kamala Harris, che ha difeso il “libertà di scelta” uno degli assi portanti della sua candidatura, potrebbe risentire anche indirettamente del divario che la campagna sull’aborto ha accentuato.
In questi dieci Stati (Arizona, Colorado, South Dakota, Florida, Maryland, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada e New York), gli elettori vengono informati, contemporaneamente alla scelta del presidente e dei membri del Congresso, delle norme costituzionali emendamenti per espandere o proteggere l’accesso all’aborto. Due sono tra gli stati chiave per le elezioni presidenziali: Arizona e Nevada. Altri due sono di cruciale importanza per il controllo del Senato: il Montana e la Florida.
Le domande sono formulate diversamente. Negli Stati in cui l’aborto è legale oltre la quindicesima settimana (Colorado, Nevada, Maryland e Montana), si tratta di garantirne l’accesso o di ampliarlo, autorizzando, ad esempio (Colorado ), l’utilizzo di fondi pubblici per il rimborso delle prestazioni volontarie interruzioni di gravidanza (IVG). Negli altri (Arizona, Missouri, South Dakota e Florida), è in gioco la revoca delle attuali restrizioni, con conseguenze concrete per milioni di donne.
Duello esistenziale
In Nebraska due testi sono in competizione. Nello Stato di New York la “Proposition 1” si inserisce in un contesto più ampio: intende tutelare un insieme di “diritti fondamentali” compreso l'aborto, ma la parola non compare nel testo.
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I sondaggi mostrano che le proposte del referendum dovrebbero essere approvate nella maggior parte degli Stati, ad eccezione del molto conservatore South Dakota, dove l'aborto è completamente vietato a meno che la vita della madre non sia in pericolo. Anche nel Missouri, la cui Assemblea è controllata per due terzi dai repubblicani, l’“Emendamento 3” supera il 50% di consensi nei sondaggi. In Florida, l'”emendamento 4″, che propone di tutelare il diritto all'aborto fino alla vitalità del feto, dovrebbe raggiungere il 50%, ma per essere adottato dovrà ottenere il 60% dei voti, soglia che è stata superata nel corso di consultazioni simili in California o nel Vermont, ma mai in uno stato repubblicano.
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