In Israele, una “guardia umanitaria” si mobilita per proteggere dagli estremisti i camion umanitari diretti a Gaza – Libération

In Israele, una “guardia umanitaria” si mobilita per proteggere dagli estremisti i camion umanitari diretti a Gaza – Libération
In Israele, una “guardia umanitaria” si mobilita per proteggere dagli estremisti i camion umanitari diretti a Gaza – Libération
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Segnalazione

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Israele-Palestina, conflitto senza fine?caso

Il saccheggio di diversi convogli umanitari ha incoraggiato un gruppo di attivisti ebrei e arabi a formare una controffensiva. Dal 20 maggio cercano di intervenire contro gli attivisti di estrema destra.

Al checkpoint di Tarqumiyyah, il punto di passaggio tra la Cisgiordania e Israele più vicino a Gaza, viene rappresentata una rappresentazione in stile israeliano. Su ciascun lato della strada, due gruppi di attivisti: attivisti di sinistra, sostenitori del partenariato tra ebrei e arabi, ed estremisti di destra, sostenitori del Grande Israele. Tra i due, i camion degli aiuti umanitari per Gaza provenienti dalla Giordania, che uno vuole lasciar passare, l’altro fermare. In mezzo a tutto questo, la polizia, garante delle leggi di uno Stato traumatizzato.

Suf Patishi ha 32 anni, ha la barba folta e capelli ricci disordinati troneggiano su un’attaccatura dei capelli sfuggente. La “guardia umanitaria” è in parte una sua idea, nata all’interno dell’associazione Omdim Beyachad (Standing Together), che da otto anni predica la convivenza attraverso l’azione. Due settimane fa, le iniziative per bloccare i convogli di aiuti umanitari diretti a Gaza sono diventate sempre più violente. “Dovevamo fare qualcosadisse Suf. Non puoi fare la pace senza speranza. E non si può avere speranza a stomaco vuoto.” Da lunedì membri della guardia stanno arrivando a Tarqumiyyah da tutto il Paese “costringere la polizia a fare il proprio lavoro”dettaglia questo avvocato penalista. “Se un estremista tira fuori un coltello per tagliare una gomma, le nostre telecamere non danno alla polizia la possibilità di ignorarla”.

Bullismo e sputi

Secondo lui è un successo, senza dubbio perché a Tarqumiyyah, tra l’aria del deserto

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