Mercoledì l’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso un membro di spicco delle forze navali di Hamas, responsabile di diversi attacchi contro il territorio israeliano.
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Mohammed Ahmed Ali, comandante dell’unità navale di Hamas a Gaza City, è stato ucciso mercoledì in un attacco aereo, ha riferito l’esercito in un comunicato.
Il gruppo islamico palestinese non ha commentato immediatamente questo annuncio.
Secondo fonti interne ad Hamas, egli appartiene al suo braccio armato, le Brigate Ezzedine Al-Qassam.
L’esercito israeliano lo presenta nel suo comunicato stampa come “responsabile degli attacchi contro il territorio israeliano e contro le truppe di terra dell’esercito israeliano che operano nella Striscia di Gaza”, compreso il centro del piccolo territorio palestinese la scorsa settimana.
Le brigate Qassam lanciano regolarmente razzi verso il territorio israeliano e hanno rivendicato la responsabilità di aver sparato domenica verso il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza, uccidendo quattro soldati.
La guerra è scoppiata il 7 ottobre, quando commando di Hamas infiltrati dalla Striscia di Gaza hanno effettuato un attacco aereo, marittimo e terrestre contro Israele, senza precedenti nella storia di questo Paese. Secondo un rapporto dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani, l’incidente ha provocato la morte di oltre 1.170 persone, per lo più civili.
Secondo l’esercito israeliano, più di 250 persone sono state rapite e 128 rimangono prigioniere a Gaza, di cui si ritiene che 36 siano morte.
In risposta, l’esercito israeliano ha lanciato un’offensiva che, secondo il ministero della Sanità di Hamas, ha ucciso finora 34.844 persone.
