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Diversi leader politici sono stati minacciati o aggrediti recentemente in Germania nel contesto di una campagna elettorale tesa prima del voto europeo del 9 giugno e di diverse elezioni regionali a settembre. Il caso più grave in questa fase riguarda un deputato europeo del Partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz, che la settimana scorsa è stato gravemente ferito da quattro persone mentre affiggeva manifesti nella città sassone di Dresda, nell’ex DDR comunista. Matthias Ecke, 41 anni, ha dovuto subire un intervento chirurgico per gravi lesioni facciali. L’attacco è stato denunciato da Olaf Scholz come una minaccia alla democrazia.
Martedì sera in questa città si è registrato un nuovo caso di aggressione: un politico ambientalista di 47 anni che stava affiggendo manifesti elettorali è stato spintonato e minacciato da un uomo. Un’altra donna poi si è avvicinata e gli ha sputato in faccia, ha detto la polizia di stato. I due indagati sono stati arrestati, ha aggiunto, precisando che si trattava di un uomo di 34 anni e di una donna di 24 anni, entrambi di nazionalità tedesca. Facevano parte di un gruppo lì vicino, alcuni dei quali avevano fatto il saluto hitleriano – gesto vietato in Germania – quando l’ambientalista aveva iniziato ad affiggere i suoi manifesti.
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Secondo i dati provvisori della polizia, nel 2023 in Germania sono stati commessi 2.790 crimini contro i politici, rispetto ai 1.806 dell’anno precedente, ma meno dei 2.840 registrati nel 2021, anno delle elezioni legislative.
