Bielorussia: l’esercito controlla i suoi lanciatori tattici di armi nucleari

Bielorussia: l’esercito controlla i suoi lanciatori tattici di armi nucleari
Bielorussia: l’esercito controlla i suoi lanciatori tattici di armi nucleari
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Martedì l’esercito bielorusso ha dichiarato di aver iniziato a sua volta un’esercitazione per verificare il grado di prontezza dei suoi lanciatori tattici di armi nucleari, il giorno dopo l’annuncio da parte dell’alleato russo di esercitazioni riguardanti queste armi nucleari, in particolare vicino all’Ucraina.

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Il segretario del Consiglio di sicurezza bielorusso, Alexandre Volfovitch, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Belta, ha sottolineato che questa esercitazione è legata all’annuncio russo e sarà “sincronizzata” con Mosca.

Secondo questo funzionario si tratterà “soprattutto”, da parte bielorussa, dei sistemi missilistici Iskander e dei bombardieri Su-25.

La Russia ha schierato armi nucleari tattiche nell’estate del 2023 in Bielorussia, il suo più stretto alleato e un paese confinante con l’Unione Europea, che rimane sotto il suo controllo.

“È iniziato un controllo del grado di prontezza delle forze e dei lanciatori di armi nucleari tattiche all’interno delle forze armate”, ha scritto in una nota il ministero della Difesa bielorusso.

“Nell’ambito di questo evento, parte delle forze e dei mezzi dell’aviazione verranno ridistribuiti in un aeroporto di riserva”, ha sottolineato il capo di stato maggiore delle forze armate bielorusse, generale Victor Goulevitch, citato in questo comunicato.

“Una volta completata questa ridistribuzione, affronteremo le questioni relative ai preparativi per l’impiego di armi nucleari non strategiche”, ha continuato.

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha poi affermato che i sistemi Iskander e Polonez sarebbero stati mobilitati per addestrarsi a “attacchi missilistici al fine di respingere un potenziale attacco contro la Bielorussia”.

“Qualsiasi eventualità”

In un discorso, ha ritenuto che il suo Paese debba essere “pronto a ogni eventualità”, aggiungendo però di non credere che gli occidentali “sono pazzi e stanno andando oltre il limite che loro stessi si sono tracciati”.

“Non siamo mai stati, nella nostra vita, così vicini alla guerra nucleare. Sono un uomo pacifico, non voglio la guerra”, ha dichiarato Alexander Lukashenko.

Lunedì la Russia ha annunciato esercitazioni tattiche di armi nucleari, in risposta, secondo il Cremlino, alle dichiarazioni bellicose dei leader occidentali.

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato che tali esercitazioni vengano effettuate “nel prossimo futuro”, coinvolgendo in particolare le truppe posizionate vicino all’Ucraina, ha annunciato il ministero della Difesa russo.

“Durante l’esercitazione verranno adottate una serie di misure per addestrare alla preparazione e all’uso delle armi nucleari non strategiche”, ha spiegato in una nota.

Ciò coinvolgerà l’aeronautica, la marina e le forze del Distretto Militare Meridionale, che si trova molto vicino all’Ucraina e ora copre le regioni ucraine che Mosca sostiene di annettere.

Tuttavia, non sono state specificate la data e il luogo delle esercitazioni, né il numero dei soldati e l’esatto equipaggiamento mobilitato.

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