Ritorno simbolico di 32 oggetti Ashanti a Kumasi dopo un secolo di saccheggio britannico

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Amy BA

2 maggio 2024 alle 08:46

Con una mossa commovente che segna una svolta storica, il Ghana celebra il ritorno di 32 oggetti ancestrali Ashanti dai musei britannici. Questi manufatti, in prestito per tre anni, sono esposti a Kumasi, epicentro dell’antico regno Ashanti e luogo ricco di memoria e significato culturale.

L’emozione è palpabile tra i visitatori, che vedono in questo evento un segno di speranza per restituzioni future più ampie. Tra questi tesori, la spada reale Ashanti, ‘Mpomponsuo’, e gli ornamenti rituali d’oro testimoniano la ricchezza culturale e storica del popolo Ashanti.

Il re Otumfuo Osei Tutu II, figura chiave di questa iniziativa, sottolinea l’importanza vitale di questi oggetti per l’Africa. I funzionari dei musei britannici presenti ammettono il loro ruolo nella perdita subita da queste comunità e sottolineano che questo passo è cruciale per la preservazione dell’identità culturale e la promozione della solidarietà.

Nonostante l’obbligo di restituire questi oggetti al Regno Unito entro sei anni, i negoziatori sono ottimisti sul fatto che possano essere effettuate ulteriori restituzioni, alimentando le discussioni in corso con altre istituzioni per il continuo recupero dei beni culturali rubati.

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