AA/Istanbul
“Netanyahu ha vergognosamente iscritto il suo nome nella storia come il “macellaio di Gaza”, come gli assassini che lo hanno preceduto”, ha insistito il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan.
Erdogan è intervenuto venerdì alla quinta conferenza della piattaforma interparlamentare di Gerusalemme, tenutasi a Istanbul.
Dopo aver paragonato il primo ministro israeliano Netanyahu a un “Hitler moderno”, Erdogan ha sottolineato i legami tra il suo Paese e Gerusalemme.
“In ogni angolo di Gerusalemme ci sono tracce dei miei eroici antenati che hanno servito questa città benedetta per 400 anni. Nessuno può cancellare queste tracce”, ha spiegato prima di aggiungere:
“Netanyahu ha vergognosamente scritto il suo nome nella storia come il ‘Macellaio di Gaza’, come gli assassini che sono venuti prima di lui.”
Il presidente turco ha accusato Israele di voler distruggere “l’identità ancestrale di Gerusalemme” mentre ha ricordato il lato sacro della moschea di Al-Aqsa, la prima Qibla dei musulmani.
Inoltre, Erdogan assicura che i turchi non rimarranno in silenzio di fronte a un genocidio, mentre i palestinesi resistono da soli da 203 giorni nonostante tutti i vincoli.
“Fornendo un sostegno militare e diplomatico incondizionato a Israele, l’amministrazione americana non contribuisce alla soluzione ma all’intensificazione del problema”, ha criticato, assicurando che l’aiuto militare americano a Israele ammonta a 25 miliardi di dollari, mentre 35mila persone vengono massacrate a Israele. Gaza è un chiaro indicatore.
Ha anche sottolineato i doppi standard dell’Occidente di fronte ai presunti valori universali quando si tratta di Israele.
“I valori occidentali come la democrazia, la libertà, il diritto, la libertà di espressione e la libertà di stampa sono stati dimenticati e immediatamente messi da parte con Israele”, ha sottolineato.
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