Un medico ruandese accusato di crimini si difende davanti alla giustizia francese…

Un medico ruandese accusato di crimini si difende davanti alla giustizia francese…
Un medico ruandese accusato di crimini si difende davanti alla giustizia francese…
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L’ex medico ruandese Eugène Rwamucyo affronta la Corte d’assise di Parigi per rispondere delle accuse di genocidio e crimini contro l’umanità risalenti alla primavera del 1994, durante il genocidio dei tutsi in Ruanda. Il suo processo rientra nel quadro della giurisdizione universale che consente a uno Stato di processare crimini gravi, indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi.

Rwamucyo, 65 anni, è accusato di aver partecipato alla sepoltura dei corpi delle vittime e di incitamento all’odio all’interno dell’Università di Butare. Secondo lui, ha seppellito i corpi per ragioni igieniche. Il Collettivo delle parti civili per il Ruanda (CPCR) ha svolto un ruolo chiave nell’accusa, sottolineando i discorsi estremisti pronunciati dagli accusati nel maggio 1994.

Dopo essere fuggito dal Ruanda nel 1994, Rwamucyo ha vissuto in diversi paesi prima di chiedere asilo in Francia nel 1999. La sua richiesta è stata respinta, ma è comunque riuscito a ottenere un permesso di soggiorno. Ha lavorato in Francia fino al suo arresto nel 2010, dopo il quale la Corte d’appello di Versailles ha rifiutato la sua estradizione in Ruanda.

Si prevede che il suo processo in Francia, che comprende 750 parti civili, esporrà la complessità delle accuse contro di lui. Il suo avvocato, Me Philippe Meilhac, sostiene che le azioni del suo cliente derivano dai suoi doveri di medico. La sentenza è attesa per il 29 ottobre.

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