“È la prima volta nella storia della Quinta Repubblica che il presidente di un gruppo di opposizione nell’Assemblea nazionale viene convocato per un motivo così serio”, ha assicurato l’eletto in un comunicato stampa.
“Metto in guardia solennemente da questo grave sfruttamento della giustizia volto a imbavagliare le espressioni politiche”, ha aggiunto il deputato della Val-de-Marne.
Un candidato della Francia Insoumise alle elezioni europee convocato dalla polizia per “apologia di terrorismo”
Il 7 ottobre, il gruppo LFI ha pubblicato un testo che ha suscitato polemiche perché paragona in particolare l’attacco di Hamas, descritto come “un’offensiva armata delle forze palestinesi” e “l’intensificazione della politica di occupazione israeliana” nei territori palestinesi.
La notizia arriva quattro giorni dopo che anche la candidata alle elezioni europee Rima Hassan, settima nella lista ribelle di Manon Aubry, aveva annunciato di essere stata convocata dalla polizia giudiziaria per “apologia di terrorismo”.
“Credo di non avere nulla da rimproverarmi, essendomi sempre espressa in modo critico sia verso Hamas e il suo modo terroristico di operare, ma anche verso Israele”, ha reagito venerdì all’AFP.
L’università francese vieta la conferenza di Mélenchon sulla Palestina
I ribelli denunciano una strumentalizzazione della giustizia, assicurando che saranno costretti a pagare per il loro sostegno ai palestinesi e per l’uso del termine “genocidio” per descrivere la situazione a Gaza.
La settimana scorsa, due conferenze di Jean-Luc Mélenchon sulla situazione in Medio Oriente sono state cancellate a Lille, prima all’università poi in una stanza privata. “Un abuso di potere da parte di una repubblica delle banane”, ha criticato il leader degli Insoumi.
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