La Baule ospita la seconda edizione del Festival di narrativa politica e documentario

La Baule ospita la seconda edizione del Festival di narrativa politica e documentario
La Baule ospita la seconda edizione del Festival di narrativa politica e documentario
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Nell’arco di 4 giorni verranno proiettati 13 nuovi film e documentari, tra cui L’Apprendista di Ali Abbasi, in apertura e fuori concorso, dedicata ai giovani di Donald Trump.

Il Festival di narrativa politica e documentario di La Baule torna per la seconda edizione. E come l’anno scorso, il programma si preannuncia molto fitto per questo evento che si svolgerà da giovedì 3 a domenica 6 ottobre, al cinema Le Gulf Stream.

È il punto d’incontro degli amanti del cinema e… della politica. Dopo il successo della prima edizione, il Festival lavora intensamente per questo 2024, un anno intenso dal punto di vista politico e cinematografico. “ Mentre il clima politico in Francia diventa sempre più intenso e polarizzato, la necessità di riflessione, dialogo e illuminazione attraverso il prisma del cinema e del documentario non è mai stata così urgente.t”, avverte il Festival in un comunicato. Fondato da Anne-Catherine Mendez e Jérôme Paol, questo evento mira a stimolare il dibattito, rivelare le questioni profonde che la nostra società deve affrontare e offrire nuove prospettive.

E per questo il Festival promette un programma ricco e unico, con la messa in onda di 13 film e documentari, che non lascerà” persona indifferente », secondo le parole di Franck Louvrier, sindaco di La Baule-Escoublac. In programma: il pubblico avrà il privilegio di vederne un’anteprima L’Apprendista di Ali Abbasi, film dedicato alla gioventù di Donald Trump, nelle sale mercoledì 9 ottobre. Ma i baulesi potranno scoprire anche La storia di Souleymane, un dramma francese di Boris Lojkine, Fario di Lucie Prost, disponibile nelle sale dal 23 ottobre, Rabia, un thriller di Mareike Engelhardt, Libertà di Tudor Giurgiu, Mikado di Baya Kasmi, che uscirà a febbraio, Nell’ombra di Pierre Schoeller e Luisa Viola di Éric Besnard, disponibile dal 6 novembre.

Documentari e masterclass

Sul versante documentaristico, il Festival propone di ripercorrere il regno di Maometto VI Il Viaggio di un Re-Il Marocco di Mohammed VI. Anche lui sarà interessato Combattimenti poco conosciuti di Simone Veil, diretto da Caroline du Saint, Operazione Trump: spie russe alla conquista dell’America ma anche a Fratelli della Foresta: combattenti della resistenza contro l’URSS e a Malcolm X, giustizia qualunque sia il prezzo (2023).

Verranno premiati anche i film e i documentari trasmessi. La categoria documentari riceverà un Premio della Giuria e un Premio della Giuria Press & Media, composta in particolare da Nathalie Saint-Cricq e Thomas Sotto. La categoria narrativa sarà assegnata da un Premio della Giuria, un Premio del Pubblico e un Premio degli Studenti delle Scuole Superiori presieduto da Najat Vallaud-Belkacem. Infine, il Festival propone incontri con registi e produttori, una masterclass con esperti politici, oltre a dibattiti sull’attualità dei film presentati.

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