Marco Moualy, re della truffa ed ex editorialista di “TPMP”, in fuga a Tel Aviv

Marco Moualy, re della truffa ed ex editorialista di “TPMP”, in fuga a Tel Aviv
Marco Moualy, re della truffa ed ex editorialista di “TPMP”, in fuga a Tel Aviv
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Condannato a tre anni di prigione dal tribunale di Parigi nel novembre 2024 per aver organizzato la sua insolvenza, Marco Mouly è attualmente in Israele. Due video pubblicati sui social network mostrano il truffatore rilassato, vivi la sua vita, lontano dai centri di detenzione.

Marco MoUly, volto di frode a Tassa di carboniofu nuovamente condannato dalla giustizia il 12 novembre. Assente durante il suo giudizio, era ricercato dalle autorità francesi ed era oggetto di un mandato di arresto. Ingegnosi dalla caduta, il re della truffa ha dato la sua notizia. Si sarebbe sistemato Tel-Aviv Come attestato da due video pubblicati sui social network.

Mercoledì 22 gennaio, un barbiere della Metropolis condivide un video del suo spettacolo. Una faccia fissa la fotocamera. È il ritorno del re della truffa. Ovviamente poco preoccupato per la spada di Damocles sopra la sua testa, Marco Moualy scherza con un cliente italiano.

Marco Mouly in un barbiere a Tel Aviv
Il parigino

Ieri, un secondo video condiviso su X ha confermato lo stato dell’apparente tranquillità del francese. Come una star locale nelle strade della città, Marco Moualy si lascia avvicinare da un passante per un selfie video. “La vita è bella” Sbrigati, in inglese, il turista accanto alla persona condannata. Il sorriso sulle labbra, le battute fuggitive: “Quando Marco è bravo”.

Frode che può

Nel giugno 2017, Marco MoUly è stato condannato a otto anni di carcere e una multa di un milione di euro. Questa frode, relativa al diritto di inquinamento, riguardava una grande truffa IVA che sarebbe costata 1,6 miliardi di euro alla finanza dello stato francese. Il re della truffa aveva anche avuto, con il suo accusato, per pagare una multa di più di 283 milioni di euro alle stesse autorità.

Questa incredibile storia aveva causato un documentario di successo e attirato l’attenzione del piantagrane di C8. Regolarmente invitato sul set “Touche Pas à mon poste” a seguito della trasmissione del documentario Netflix, I re della truffa Marco MoUly era tornato attraverso la grande porta del PAF. Il nativo di Tunisi era stato comunque catturato dai suoi affari giudiziari che lo costringevano a svanire Plateaux. Nella serie Denaro e sangue Realizzato da Xavier Giannoli, Ramzy Bedia aveva persino interpretato il ruolo del piccolo briganda di Belleville che divenne milionario.

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