“Alla ricerca di Bernard Maris, l’antieconomista”

“Alla ricerca di Bernard Maris, l’antieconomista”
“Alla ricerca di Bernard Maris, l’antieconomista”
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Dieci anni dopo gli attacchi terroristici del gennaio 2015, questo martedì 7 gennaio si sono svolte numerose cerimonie di tributo alla presenza di Emmanuel Macron, François Bayrou, François Hollande e persino di Anne Hidalgo. Il 7 gennaio 2015 Charlie Hebdo fu colpito da un attentato. Dodici persone, tra cui 8 membri della redazione, hanno perso la vita nell’attentato perpetrato dai fratelli Chérie e Said Kouachi. Bernard Maris, giornalista economico, muore per una pallottola alla tempia mentre difendeva “Soumission”, l’ultimo romanzo di Michel Houellebecq, durante la conferenza editoriale settimanale di Charlie Hebdo.

Ha condotto diverse vite contemporaneamente

Nel gennaio 2016, Public Senate ha trasmesso un documentario in due parti, prodotto da Day for Night e diretto dalla sua ultima compagna, Hélène Fresnel, e dalla sua collega, Hélène Risser. Il suo nome: “Alla ricerca di Bernard Maris”. Racconta la singolarità di un uomo che si è ispirato alla psicoanalisi per pensare al capitalismo e ha scoperto che la letteratura racconta il mondo meglio degli esperti nella sua disciplina.

Bernard Maris ha vissuto più vite contemporaneamente: economista, membro dell’associazione anti-globalizzazione Attac, ma anche del consiglio generale della Banca di Francia, professore universitario, giornalista di Charlie Hebdo, politico, editorialista di -Inter, attore , saggista, romanziera… Hélène Fresnel e Hélène Risser si sforzano di dimostrare che le sue diverse sfaccettature hanno dato origine all’originalità del suo pensiero e alimentato la sua creatività.

Hanno parlato con chi lo conosceva, ha lavorato con lui, lo ha amato e talvolta lo ha criticato. Incontriamo, ad esempio, lo scrittore Emmanuel Carrère, il direttore di Charlie Hebdo Riss, l’ex presidente del Senato Jean-Pierre Bel, i giornalisti Philippe Labarde e Patricia Martin, lo psicoanalista Henri Sztulman e il poeta e ambasciatore della Palestina Elias Sanbar. Nell’immagine vengono mostrati anche estratti dei film a cui ha partecipato e che ha apprezzato, nonché le interviste da lui rilasciate.

Un film in quattro capitoli

Il documentario si presenta sotto forma di doppia narrazione. Hélène Risser sta conducendo un’indagine a distanza e Hélène Fresnel, sua compagna dal 2012, è interessata a questioni intime. È strutturato in quattro capitoli, basati su archivi e illustrazioni immaginati da Catherine Meurisse, amica di Bernard Maris ed ex fumettista di Charlie Hebdo.

Il primo si intitola: “7 gennaio e dopo…”. Racconta gli eventi che hanno preceduto l’attentato con il ritorno alla cappella di Notre-Dame de Roqueville, a Montgiscard (Alta Garonna), dove ha avuto luogo la cerimonia funebre. “Tutti e due adesso!” : La vita parigina e la politica del pensiero” è il secondo capitolo. Ritorna alla costruzione della sua riflessione economica e politica. Dalla partenza progressiva da Tolosa all’arrivo a Parigi dove Bernard Maris si lancia brevemente in politica tra gli ambientalisti, prima di dichiararsi deluso dalla sinistra, nonostante la sua famiglia politica, in un libro critico.

Poi, “Bernard Maris e zio Bernard: il dottor Jekyll e Mister Hyde? » guarda alle apparenti contraddizioni, ai legami con la psicoanalisi, alla complessità dell’uomo e dell’intellettuale. L’ultimo capitolo si intitola “Des Zarzauxlettres”. Si parte dalla passione di Bernard Maris per Charlie Hebdo per esplorare la sua progressiva apertura verso le arti e la letteratura prima di affrontare la questione del patrimonio intellettuale, della trasmissione e della filiazione.

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